Fermana, con l’Urbino per chiudere un 2025 da primato. Ma la Curva Duomo resta fuori

FERMO - In settimana la cena degli auguri di Buone Feste al Cobà per la capolista di Eccellenza. Due giorni dopo il comunicato della Curva Duomo: «La Fermana Calcio merita, e la Curva Duomo pretende, un progetto serio, duraturo e ambizioso». Intanto ecco l'Urbino per chiudere l'anno solare da prima assoluta

di Roberto Cruciani

Una settimana decisamente intensa in casa Fermana con squadra e società che si sono ritrovati mercoledì sera per la cena natalizia al Cobà a Porto San Giorgio dove sono intervenuti al microfono oltre ad Umberto e Gianfilippo Simoni che hanno salutato anche gli amici siciliani presenti (oltre all’ex dg Federico Ruggeri), con i quali i rapporti sono nati in estate anche se resta da capire se si tratta di sponsor oppure di possibili ingressi societari a breve-medio termine. Microfono anche per Marino Marini, il ds Sergio Filipponi e mister Augusto Gentilini. Clima sereno e di grande fiducia nella squadra che di certo sta chiudendo un 2025 positivo.

 

L’auspicio espresso proprio dalla proprietà in occasione della cena era quello di riavere ben presto i tifosi al Recchioni. La risposta è arrivata neanche 48 ore dopo, direttamente dalla pagina Facebook della Curva Duomo (vedi foto in basso) con il messaggio lanciato dai tifosi che confermano la loro scelta: presenti in trasferta ma ancora fuori dallo stadio amico. «Ci troviamo ancora una volta a dover ribadire che la scelta di non entrare nelle partite casalinghe della nostra Fermana Calcio è stata ed è una scelta molto dolorosa. Noi siamo i primi a voler rientrare per tornare a sostenere anche nella nostra casa questa maglia che è, e sempre sarà, il nostro più grande amore e allo stesso tempo il nostro più grande tormento. Purtroppo però in questi anni di umiliazioni, bugie, retrocessioni, compravendite inventate, debiti a non finire e delusioni di ogni genere, nessuno si è mai preso mezza responsabilità. Ricordiamo a tutti che noi non ci facciamo “ipnotizzare” da qualche risultato sportivo positivo di un campionato regionale». Poi il passaggio sulle “richieste” che i tifosi avanzano: «Stiamo ancora aspettando un incontro che era stato annunciato quest’estate, sperando di vedere fatti concreti sostenuti da documenti, facce, nomi e cognomi, senza ipocrisia. Pretendiamo un piano serio, credibile e trasparente per il risanamento dei debiti accumulati negli anni e una programmazione sportiva e gestionale degna della nostra storia centenaria, che si basi su orizzonti temporali più ampi, non alla sopravvivenza mese per mese. La Fermana è una cosa seria e noi, finché vivremo, abbiamo l’obbligo di difenderla».

La sfida con l’Urbino
Intanto la squadra arriva motivatissima al match contro i ducali (fischio d’inizio alle 14,30, arbitra Persichini di Macerata). In difesa c’è anche l’aggiunta del difensore Barellini, centrale fisico e di personalità classe 1999, tesserato in settimana con un centinaio di gare in D alle spalle. Un’aggiunta che serve anche a dare rotazioni maggiori a mister Gentilini in attesa del rientro, non proprio imminente, di Ruano in difesa. Per il resto consueto 4-3-1-2 con l’attacco più prolifico del girone (oltre due gol di media a partita) composto da Guti alle spalle di Cicarevic e Fofi. In mediana probabile che si vada per l’opzione con Lischi, Nunzi e Marin mentre in difesa Scanagatta a destra, Malfronte a sinistra con Rodriguez e Alisson in mezzo. L’Urbino è squadra che viaggia a metà classifica, con età media molto bassa e che da inizio stagione è partita con un progetto quasi nuovo. Un inciampo nell’ultimo match del girone di andata, sconfitta con l’uomo in più a Jesi ma anche la consapevolezza di poter creare insidie, puntando molto sulla profondità data dai propri attaccanti con Fiorani e Altobello su tutti, molto bravi ad attaccare alle spalle la difesa avversaria. Fermana che può colpire e far male ma che non si deve far prendere dalla frenesia.

(Foto della Cena dalla Pagina Facebook della Fermana Calcio)

 


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