Video allarme antirapina, per i commercianti un filo diretto con le forze dell’ordine: firmato il protocollo

Allarme antirapina, sottoscritto un protocollo in prefettura per la sicurezza dei commercianti del Fermano.  Il protocollo è stato firmato dal prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, dalla Confesercenti e dalla Confcommercio, con l’obiettivo di potenziare la protezione delle attività commerciali attraverso l’uso di moderne tecnologie di videosorveglianza e sistemi di allarme.

L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alle problematiche legate alla sicurezza dei commercianti, in particolare per quanto riguarda le rapine e i furti. Con l’introduzione del sistema video allarme, infatti, le imprese che aderiranno al protocollo potranno installare dispositivi tecnologici avanzati, connessi in tempo reale con le forze dell’ordine, garantendo una risposta rapida e tempestiva in caso di emergenza.

Il prefetto Edoardo D’Alascio ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, definendola un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nel territorio: «Il protocollo video allarme rappresenta un’ulteriore misura a tutela della nostra comunità e dei commercianti che, con impegno e determinazione, contribuiscono al benessere economico della nostra provincia. La collaborazione tra le istituzioni e le associazioni di categoria è la chiave per affrontare in modo efficace i problemi di sicurezza».

Anche Confesercenti e Confcommercio hanno espresso grande soddisfazione per l’accordo sottoscritto, riconoscendo che il progetto «rappresenta un elemento fondamentale per il sostegno alle piccole e medie imprese». Le due organizzazioni hanno sottolineato come l’implementazione di tecnologie avanzate, unite ad un sistema di comunicazione diretto con le forze dell’ordine, possa «fare la differenza per la tranquillità dei commercianti».

L’accordo prevede anche la costituzione di una “Cabina di regia” coordinata dalla Prefettura, alla quale partecipano i rappresentanti delle Forze di Polizia e delle associazioni di categoria, con il compito di monitorare l’attuazione del Protocollo.