L’ufficio servizi sociali ha completato in questi giorni la consegna dei bonus spesa a 213 famiglie bisognose del territorio comunale, per un investimento del Comune di 65.000 euro. Si tratta di una misura aggiuntiva rispetto alla carta “Dedicata a te” erogata dall’Inps, che allarga la platea dei beneficiari di aiuti alimentari a nuclei che non hanno ricevuto questo contributo.
La selezione delle famiglie a cui erogare questo aiuto è stata effettuata considerando chi riceve i pacchi alimentari erogati dalle associazioni “Il Samaritano” e “Vicino a te”, i beneficiari del servizio di assistenza domiciliare e le famiglie con Isee inferiore a 7.500 euro. Il contributo ammonta a 150 euro per nuclei monoparentali, sale a 300 euro per famiglie di due persone, a 450 euro per nuclei di 3 persone e a 500 euro per quelli di 4 o più cittadini.
Con la carta si potrà far spesa nei supermercati di Porto Sant’Elpidio; rispetto ai pacchi alimentari, che contengono prodotti a lunga conservazione, si potranno effettuare acquisti anche al banco di prodotti freschi, salumi, carne, pesce, frutta e verdura.
«È una misura di cui andiamo orgogliosi – commenta l’assessore ai servizi sociali Marco Traini – L’Amministrazione comunale è particolarmente attenta alle fasce più deboli della popolazione, al mondo della solidarietà e dell’inclusione sociale. È un investimento giusto, che guarda a chi ha maggiore necessità. Il Natale non è solo fatto di luminarie, momenti aggregativi, iniziative, di cui pure c’è bisogno in questo periodo dell’anno, ma è anche un gesto di vicinanza verso chi fa più fatica, affinché tante famiglie della città, ben 213, possano trascorrere queste festività con un po’ di serenità in più».
«Ricordarsi di chi è rimasto indietro e fare il possibile per alleviarne le difficoltà è un dovere inderogabile – aggiunge il sindaco Massimiliano Ciarpella – La carta Inps Dedicata a te è una misura importante, ma ci siamo resi conto del numero consistente di cittadini in difficoltà rimasti fuori da questa erogazione. Uno sforzo economico a vantaggio di chi sta peggio, a maggior ragione in prossimità delle festività natalizie, era una misura di giustizia sociale che abbiamo adottato senza esitazioni».
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