Al conservatorio Pergolesi inizia l’era Trasatti, il nuovo presidente si presenta: «Servirò l’istituzione lavorando per il territorio»

Investitura ufficiale questa mattina per Francesco Trasatti come presidente, nella sede del Conservatorio "G.B. Pergolesi". Giostra: «Per me, il miglior successore» Il direttore Di Egidio: «Trasatti votato all'unanimità. Accolgo la sua nomina con gioia». Il neo presidente: «Io lontano dal chiacchiericcio politico. Servirò l'istituzione, lavorando per il territorio»

Da dx. Francesco Trasatti, Igor Giostra e Piero Di Egidio

di Silvia Ilari

Francesco Trasatti cambia pelle e aggiunge un nuovo tassello alla sua storia, finora divisa tra politica e palcoscenico. Come emerso ieri, per lui è arrivata la nomina ufficiale a Presidente del Conservatorio di Fermo “G.B. Pergolesi”. Il primo endorsement Trasatti lo ha ricevuto dal suo predecessore Igor Giostra, questa mattina in conferenza stampa: «Penso che sia il miglior soggetto che si potesse pensare di avere come successore della mia figura. Oggi io sono estremamente felice che di avere qui questo amico competente, preparato, esperto e giustamente abituato a relazioni politiche, ai contatti con le istituzioni grazie alla sua esperienza. Sono sicuro con questo team il Conservatorio potrà crescere ulteriormente, come merita».

Parlando degli anni trascorsi da presidente, Giostra ha parlato anche dei momenti difficili: «Poco dopo il mio arrivo, si è verificato un episodio che ha visto cedere il pavimento sotto uno studente. Non sono mancate le difficoltà, dunque, che però hanno favorito la costruzione di relazioni umane significative. Negli anni successivi, il percorso è stato segnato anche da crescita e serenità. È stato un riconoscimento personale importante», ha affermato Giostra visibilmente commosso.

Giostra è stato anche il presidente che si è trovato a ricoprire questo ruolo durante la pandemia, periodo non semplice per lo svolgimento delle lezioni di un conservatorio, come spiegato dal direttore Piero di Egidio, in carica dal 1986: «Giostra si è messo a servizio di questa istituzione, amandola» ci ha tenuto a precisare. E su Trasatti il direttore ha rimarcato: «Il decreto di nomina era atteso, ma non sapevamo se sarebbe arrivato prima di Natale. Sarebbe potuto arrivare anche dopo mesi».

Questa la premessa, facendo presente di aver inviato gli inviti per la conferenza stampa solo ieri sera, motivando così l’assenza dell’assessora alla Cultura Micol Lanzidei, che poco prima l’aveva chiamato. Questo per mettere a tacere eventuali illazioni sul nascere, a causa dei rapporti interrotti tra Lanzidei e la “Città che vogliamo”, lista in cui milita Trasatti.

Non si nasconde dietro un dito Di Egidio e affronta subito il tema spinoso di chi pensa a una nomina politica: «Io ho avuto il piacere di conoscere Trasatti come artista. In maniera scevra dalla politica, accolgo la sua nomina con gioia e con le medesime valutazioni positive» ha precisato, spiegando di vivere a Fermo da poco tempo in realtà, avendo la residenza in un’altra regione e non conoscendo da vicino le vicissitudini politiche della città.

Ci ha tenuto a sottolineare che il suo voto è uno e che Trasatti ha ricevuto l’unanimità dal Consiglio, specificando anche l’importanza delle relazioni con gli stakeholder del territorio del neopresidente ha. «La volontà è quella di essere anche più visibili nei social e sulla stampa, non dimenticando di intercettare finanziamenti» ha detto in aggiunta.

E di territorio ha parlato anche Trasatti auspicando che il conservatorio, che è sempre stato un punto di riferimento per Fermo, lo diventi anche per la provincia e per le Marche Sud:  «Io ho vissuto da attore, i ragazzi devono poter pensare che l’arte possa essere la professione della loro vita» ha affermato inoltre, in vista dell’anno accademico che andrà a inaugurare il prossimo primo febbraio.

Ringraziando il Consiglio per il voto unanime, il nuovo presidente ha poi sottolineato: «Il focus è sul servire il conservatorio in maniera seria, senza scendere nel chiacchiericcio politico» precisando di essere pronto al dialogo con tutti gli attori in essere.

«Parlerò con tutti mantenendo la schiena dritta. Nei miei tredici anni di esperienza amministrativa ho sempre dimostrato capacità di dialogo, senza mai rinunciare a essere coerente con le mie idee e i miei valori. Credo che fermezza e apertura vadano di pari passo: solo così è possibile confrontarsi con chiunque. Qui parliamo di servizi alla città e, oggi più che mai, è necessario lavorare insieme per il Pergolesi» ha concluso Trasatti.

 

 

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti