Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino rafforzano la collaborazione operativa: il “Modello Fermo”

ROMA/FERMO – Firmato l’accordo di collaborazione tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Preso ad esempio il Modello Fermo. Il comandante Monterosso: «il Comando già da tempo opera in stretta sinergia con le stazioni locali del Soccorso Alpino»

L’intesa, siglata digitalmente il 16 dicembre dai vertici delle due istituzioni, il prefetto Attilio Visconti per i Vigili del Fuoco e il dottor Maurizio Dellantonio per il Cnsas, punta a trasformare la cooperazione sul campo in un modello di efficienza ed efficacia operativa. Un accordo che nasce per migliorare la risposta operativa nelle attività di soccorso svolte in montagna, in ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale a beneficio del cittadino.

In particolare l’intesa prevede lo sviluppo di linee di indirizzo comuni per l’allertamento delle risorse operative , una circolazione immediata delle informazioni tra le sale operative, lo sviluppo di attività di ricerca, studio e addestramento congiunto, mettendo a sistema le reciproche esperienze e la possibilità di mettere a disposizione l’uno dell’altro mezzi, attrezzature e supporti logistici durante le operazioni e le esercitazioni.

Se a livello nazionale questo accordo rappresenta una svolta normativa, nel Fermano la collaborazione è già una realtà operativa e vincente.

«Sul territorio la collaborazione è già una realtà consolidataprecisa il Comandante dei Vigili del Fuoco di Fermo Matteo Monterosso – il Comando già da tempo opera in stretta sinergia con le stazioni locali del Soccorso Alpino con risvolti positivi e tangibili per tutto il territorio montano».

L’ingegner Antonio Simoni del Soccorso Alpino sottolinea che in «un territorio che spazia dalle colline fino alle vette appenniniche, l’integrazione tra le diverse competenze è l’arma vincente. L’unione tra la logistica e i mezzi dei Vigili del Fuoco e la conoscenza capillare del territorio montano dei tecnici del Soccorso Alpino è la chiave per il successo di missioni complesse».

Questo nuovo protocollo nazionale non fa che “blindare” e dare ulteriore slancio a un legame operativo già forte, elevando gli standard di sicurezza per tutti gli escursionisti e i residenti delle aree montane del fermano.


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