Azzerato il cda Erap, Mangialardi e Cesetti: «Fallimento sulle politiche abitative, andava fatto prima»

ERAP - Approvato un emendamento di maggioranza, 17 voti favorevoli e 9 astenuti, al testo della proposta di legge di Stabilità per azzerare il consiglio d'amministrazione dell'ente anticipando di quasi un anno la nomina del nuovo presidente e del nuovo cda. Gli strali dei consiglieri Pd

Nel corso del Consiglio regionale delle Marche di ieri è tornato alle cronache l’argomento Erap, già sotto i riflettori in questi giorni. E’ stato approvato un emendamento di maggioranza, 17 voti favorevoli e 9 astenuti, al testo della proposta di legge di Stabilità per azzerare il consiglio d’amministrazione dell’Ente anticipando di quasi un anno la nomina del nuovo presidente e del nuovo cda.

Astenuta la minoranza anche se nel merito sono entrati due consiglieri. In primis Fabrizio Cesetti: «In linea di principio è giusto allineare la scadenza dell’Erap alla durata dell’assemblea legislativa che nomina il Cda. – ha affermato Cesetti – giusto rimuoverlo ma doveva tuttavia essere fatto prima. Cosa doveva succedere ancora all’interno dell’Erap, dopo le dimissioni del primo presidente, la non accettazione del secondo designato e dopo le dichiarazioni dell’attuale presidente nel silenzio assoluto dell’attuale maggioranza? Basta vedere l’immagine di questi giorni in tal senso. Siamo contro la gestione di Atim che è inaccettabile, della Svem idem e quella di Erap che è qualcosa di più e molto più grave».

Poco dopo ha ribadito la posizione il consigliere del Pd Maurizio Mangialardi: «E’ chiaro come si sia completamente fallito sulle politiche abitative».

 


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