Ok alla manovra di bilancio 2026. Castelli: «Si conferma l’attenzione ai terremotati» Intesa sul pacchetto proroghe

SISMA - Le novità sul fronte ricostruzione annunciate dal il senatore Guido Castelli, commissario straordinario al sisma 2016

Guido Castelli

«L’approvazione della Legge di Bilancio 2026 da parte del Senato rappresenta  un passaggio fondamentale per la ricostruzione e la rinascita dell’Appennino centrale. Le  misure contenute nella Manovra consentono di proseguire, ancor più speditamente, una  ricostruzione già ben avviata e di dare nuove certezze ai cittadini che ancora coltivano la  speranza e hanno fiducia nelle istituzioni. Il complesso degli interventi approvati conferma  l’attenzione e l’impegno del Governo Meloni nei confronti dei nostri territori. Una costante  vicinanza che, insieme alla stretta collaborazione con i quattro Presidenti delle regioni del  sisma, ha reso possibile il conseguimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati per il bene  delle nostre comunità». Lo afferma il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al  sisma 2016. 

«Si tratta di un impianto di misure articolato – aggiunge Castelli – che accompagna cittadini,  imprese ed enti locali verso quel ritorno alla normalità che resta l’obiettivo primario di noi  tutti. All’interno di questo questo quadro occupa una posizione di particolare rilievo  l’emendamento sul Superbonus, misura attesa e fondamentale per sbloccare  definitivamente la ricostruzione privata e imprimere un’ulteriore accelerazione al cambio  di passo che già abbiamo impresso. In attesa del passaggio della Manovra alla Camera e  della sua definitiva approvazione possiamo affermare che, grazie alla piena collaborazione  di tutta la filiera istituzionale, sono state date tutte le risposte necessarie per fare del 2026  un anno contraddistinto dal crescente numero di cantieri avviati e conclusi.  Contestualmente proseguirà la strategia di riparazione economica e sociale dei nei nostri  borghi. lavoro continua con crescente fiducia e determinazione». 

«Nel dettaglio, la Legge di Bilancio – spiegano dallo staff del commissario alla ricostruzione – segna un passaggio decisivo per i cantieri della  ricostruzione privata post-sisma 2016. Ciò è stato reso possibile grazie all’emendamento  dedicato al Superbonus. In particolare, la modifica all’articolo 112 introduce la possibilità per i Commissari straordinari e per gli Uffici speciali per la ricostruzione di riconoscere un  incremento del contributo sisma, pari alla quota di Superbonus non rendicontata entro il  31 dicembre 2025. Tale incremento, sottoposto a istruttoria da parte della Struttura  commissariale, è finalizzato a coprire le spese eccedenti il contributo ordinario per tutte  le istanze presentate entro il 31 dicembre 2024 e rimaste fuori dai termini di  rendicontazione previsti dalla normativa nazionale. La misura opera fino a concorrenza del  costo complessivo degli interventi, nel rispetto del limite massimo di spesa fissato per il  cratere 2016, pari a 1,328 miliardi di euroAmpliando lo sguardo al complesso degli interventi dedicati all’Appennino centrale  contenuti nella Manovra, emerge un impianto ampio di misure, a partire dalla proroga  dello stato di emergenza e della gestione commissariale straordinaria fino al 31 dicembre  2026, garantendo continuità amministrativa e certezza operativa alla ricostruzione. Viene  inoltre confermato lo stanziamento delle risorse per il Contributo di Disagio Abitativo  (CDA), essenziale per accompagnare i nuclei familiari fino al rientro nelle abitazioni  ricostruite.  Sul fronte economico e produttivo, è previsto il rifinanziamento per il 2026 della Zona  Franca Urbana Sisma Centro Italia, strumento chiave per sostenere le attività economiche  nelle aree più fragili. Prosegue la sospensione del pagamento dei mutui e dei  finanziamenti per le attività produttive e dei mutui prima casa relativi a immobili distrutti  o inagibili, così come la proroga delle esenzioni tariffarie su energia elettrica, acqua e gas nelle zone rosse. A queste si aggiunge la sospensione delle imposte su insegne e  occupazione di suolo pubblico, rafforzando il pacchetto di alleggerimento fiscale a favore  di cittadini e imprese.  Restano confermate le principali misure fiscali di sostegno: l’esenzione dall’imposta di  bollo e di registro per istanze, contratti e documenti della pubblica amministrazione;  l’esenzione da IRPEF e IRES per i redditi dei fabbricati distrutti o oggetto di ordinanze di  sgombero; l’esenzione dall’IMU fino alla completa ricostruzione o al ripristino  dell’agibilità. Ampio spazio è dedicato anche alla gestione ambientale, con la proroga delle norme  speciali per il trasporto, conferimento e deposito dei rifiuti da crollo, per i materiali da  scavo e per l’aumento fino al 70% del riutilizzo dei rifiuti non pericolosi derivanti da  attività di costruzione e demolizione.  Per la governance della ricostruzione, la manovra consolida il ruolo di Comuni, Uffici  speciali e Struttura commissariale: è previsto il differimento senza interessi delle rate dei  mutui Cassa Depositi e Prestiti, la copertura delle minori entrate e dei maggiori costi sostenuti dagli enti locali, in particolare per la gestione dei rifiuti urbani, il rifinanziamento  delle convenzioni con Invitalia e Fintecna e il potenziamento delle piattaforme  informatiche del Commissario straordinario, per rendere più efficiente e trasparente  l’attuazione degli interventi.  Infine, è confermata la proroga o il rinnovo fino al 31 dicembre 2026 dei contratti a tempo  determinato del personale impegnato nella ricostruzione, assicurando continuità  amministrativa e competenze qualificate. Un insieme coerente di misure che consolida  l’impegno dello Stato nel trasformare la ricostruzione post-sisma in un percorso stabile di  rinascita economica, sociale e civile per l’Appennino centrale».

 

Intanto la Cabina di coordinamento sisma, presieduta dal Commissario Guido Castelli, riunita il 19  dicembre, ha raggiunto l’intesa su un pacchetto di proroghe strategiche finalizzate a  garantire piena continuità amministrativa e operativa alla ricostruzione dei territori colpiti  dagli eventi sismici, sia sul versante pubblico sia su quello privato. 

Le misure sono orientate a prevenire rallentamenti e interruzioni procedurali, offrendo a  enti locali, cittadini e imprese tempi adeguati per portare a compimento i procedimenti in  corso e consolidare la programmazione degli interventi.  

«Queste proroghe mettono in sicurezza il lavoro degli enti attuatori e garantiscono continuità a una ricostruzione che non può permettersi pause – dichiara Guido Castelli – L’obiettivo è trasformare le risorse  disponibili in cantieri, accelerando i tempi senza comprometterne la qualità, e rispondendo  alle esigenze emerse nel confronto costante con i territori». 

«Per la ricostruzione pubblica del sisma 2016, la Cabina – si legge nella nota del commissario Castelli – ha disposto una serie di proroghe  volte a garantire la piena operatività degli enti attuatori e la continuità dei cantieri già  avviati e di quelli in fase di avvio. In particolare, è prorogata fino al 31 dicembre 2026 la  deroga all’obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti per la fase di esecuzione dei  contratti in capo ai Comuni. Al medesimo termine è esteso anche il regime transitorio in  materia di Building Information Modeling (BIM), così da evitare criticità operative che  potrebbero incidere sull’avanzamento degli interventi. Le stesse proroghe trovano  applicazione anche nei cantieri che beneficiano, in tutto o in parte, di risorse del PNC – Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR. Sono inoltre prorogati al 31  dicembre 2025 i termini per l’affidamento delle progettazioni delle opere ricomprese nelle ordinanze n. 137 del 2023, n. 129 del 2022 e n. 109 del 2020. Il termine per l’affidamento  dei lavori relativi alle medesime ordinanze è fissato al 31 maggio 2026. L’intervento è  sottoposto a istruttoria della struttura commissariale e degli Uffici Speciali per la  Ricostruzione territorialmente competenti.  Per la Ricostruzione privata del sisma 2016, le ordinanze approvate prorogano al 31  dicembre 2026 i termini per la presentazione delle domande di contributo e le scadenze  connesse agli interventi per danni gravi. Sono altresì prorogati, fino al medesimo termine,  i tempi relativi alla conservazione provvisoria e definitiva delle strutture temporanee a  servizio delle attività economiche, agricole e zootecniche. Si tratta di una scelta orientata  a garantire continuità agli interventi in corso e a superare criticità emerse in fase attuativa,  evitando disallineamenti normativi che avrebbero potuto penalizzare cittadini e imprese. Per i territori colpiti dagli eventi sismici che hanno interessato Ancona, Pesaro e Fano nelle  Marche il 9 novembre 2022 e Umbertide, Gubbio e Perugia in Umbria il 9 marzo 2023, sul  fronte della ricostruzione privata sono prorogati al 31 marzo 2026 i termini per la  presentazione della manifestazione di volontà a richiedere il contributo di ricostruzione e  per l’invio all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della domanda di valutazione preventiva  del livello operativo. La proroga consente ai cittadini di avviare correttamente i percorsi di  ricostruzione degli immobili danneggiati e, al contempo, permette agli USR di  programmare in modo ordinato e sostenibile le successive fasi istruttorie. Per la ricostruzione pubblica, le deroghe al sistema di qualificazione delle stazioni  appaltanti sono estese fino al 31 dicembre 2026 per la fase di esecuzione dei contratti  pubblici. Per gli Uffici Speciali per la Ricostruzione di Marche e Umbria, la proroga è estesa  fino al 31 dicembre 2026 anche alle fasi di progettazione e di affidamento, così da  assicurare coerenza e continuità lungo l’intero ciclo dell’intervento. Infine, per consentire una programmazione progettuale solida e coerente, il termine per  la trasmissione agli USR dei Documenti di indirizzo alla progettazione o dei livelli  progettuali già predisposti è differito dal 31 dicembre 2025 al 31 marzo 2026».  


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