La medicina abbraccia un nuovo concetto di salute. Nasce il progetto “Avrò cura di me”

PORTO SAN GIORGIO - Tre incontri per conoscere e prendere consapevolezza del proprio corpo, per dialogare e confrontarsi con gli specialisti che hanno fatto della medicina una missione oltre che una professione, un nuovo modo di approcciarsi al concetto di salute che deve poter passare anche per la mente. Tutto questo, e non solo, è "Avrò cura di me", il progetto di divulgazione scientifica ideato dalla dott.ssa Lucia Zamponi, psicoterapeuta, con il supporto della medicina territoriale, articolato su tre incontri tematici al Teatro comunale di Porto San Giorgio.

La dott.ssa Lucia Zamponi

Tre incontri per conoscere e prendere consapevolezza del proprio corpo, per dialogare e confrontarsi con gli specialisti che hanno fatto della medicina una missione oltre che una professione, un nuovo modo di approcciarsi al concetto di salute che deve poter passare anche per la mente. Tutto questo, e non solo, è “Avrò cura di me”, il progetto di divulgazione scientifica ideato dalla dott.ssa Lucia Zamponi, psicoterapeuta, con il supporto della medicina territoriale, articolato su tre incontri tematici che avranno luogo al Teatro di Porto San Giorgio con l’obiettivo, per l’appunto, di creare un “symposium” in cui corpo e mente insieme daranno vita ad un nuovo concetto di salute.
Non è un caso, allora, che sia stato scelto proprio il teatro come luogo per ospitare i tre eventi partendo dalla considerazione che scienza e medicina possono diventare a loro volta strumenti di una nuova consapevolezza legata al proprio corpo, alla salute ed alla prevenzione.
Perché il teatro? Lo spiega la stessa dott.ssa Zamponi: «Come accadeva nell’antica Grecia, è un momento di dialogo culturale e scambio di idee, un’occasione per rafforzare e discutere argomenti di interesse comune. Oltre ai momenti prettamente scientifici, infatti, avremo la musica, strumento che veicola il pensiero fino a raggiungere la nostra parte più profonda. L’idea nasce da un’esigenza sempre più urgente di avvicinare la medicina alla comunità attraverso una modalità fruibile e comprensibile».
Lo scopo, dunque, è quello di diffondere prima di tutto una nuova coscienza tra i cittadini-pazienti, in forza della quale noi stessi siamo i primi strumenti di ascolto e analisi del nostro stato di salute. Il che non vuol dire sostituirsi al medico o allo specialista, sia ben inteso, l’autodiagnosi non è la strada maestra. Lo è invece tutto ciò che ha a che fare con la prevenzione.
«Non dimentichiamo che la cura di sé passa attraverso la conoscenza di ciò che si è e ciò che si ha. E, ancora più importante, sapere che ciò che avviene nel nostro corpo può avere un nesso con la nostra mente, forza propulsiva che guida pensieri, emozioni e azioni» prosegue la dott.ssa Zamponi.
Nello specifico, si affronteranno diversi temi: nel primo incontro si parlerà dei nuovi orizzonti di una malattia silente, la fibromialgia. Appuntamento in programma il 16 gennaio alle 21 al quale prenderanno parte, oltre alla dott.ssa Zamponi, anche il reumatologo dott. Massimo Peroni, il fisiatra dott. Paolo Malintoppi e la biologa nutrizionista dott.ssa Federica Calcagnoli.
Il secondo appuntamento in calendario è per il 19 febbraio. Focus, in quell’occasione, sulle malattie croniche infiammatorie intestinali Ibd. Parteciperanno la dott.ssa Adele Stangoni, Medicina delle cure primarie, la biologa nutrizionista dott.ssa Federica Calcagnoli, la dott.ssa Simona Piergallini, gastroenterologa presso l’ospedale di Fermo e la stessa dott.ssa Lucia Zamponi, psicoterapeuta Emdr psicologia del trauma.
Il ciclo di incontri si chiuderà il 12 marzo quando si affronterà il tema attuale dell’alimentazione legato allo stile di vista sano ed alla longevità. Sul palco il dott. Luciano Ferrini, gastroenterologo, il dott. Rocco Todaro, neurologo presso l’ospedale dell’Aquila, insieme alle dott.sse Calcaganoli e Zamponi.
Tre musicisti sul palco, secondo questo nuovo approccio metodologico che unisce, come detto, corpo e mente così da creare il giusto terreno per un confronto costruttivo su argomenti che potrebbero apparire ostici, saranno la colonna sonora del progetto: si tratta del violinista Valentino Alessandrini, del cantautore Lorenzo Girelli e del saxofonista Massimo Peroni.
(spazio promo-redazionale)

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