2025, numeri in positivo per l’Avis provinciale. La presidente Simoni: «Giovani, abbiamo bisogno di voi»

FERMANO - Tempo di bilanci per l’Avis provinciale. Nell’incontro di questa mattina, a Fermo, parte del direttivo locale e regionale ha tirato le somme di quello che è stato un anno che sta per terminare fortunatamente con il segno positivo.

Alcuni membri dell’Avis provinciale di Fermo

di Silvia Ilari

«Il 2025 è stato positivo. A differenza dell’anno scorso, in cui abbiamo dichiarato quelle che erano le nostre problematiche dovute alla chiusura dei centri periferici, a causa della mancanza di medici, e al calo delle donazioni» ha esordito la presidente provinciale Avis Elena Simoni, in apertura della conferenza stampa odierna per un bilancio del 2025.

«C’è un nuovo medico, è rientrata dalla maternità un’altra dottoressa ed arrivato il nuovo primario Gianluca Riganello che è andato immediatamente a fare la raccolta e non è scontato che un primario lo faccia in prima persona. Per ciò che riguarda le infermiere, le presidenti di Montegiorgio Samanda Pettinari e Manuela Stortoni di Servigliano hanno frequentato il corso per diventare trasfusioniste» ha sottolineato.

L’aumento delle donazioni

«I donatori di sangue sono 1075 in più rispetto all’anno precedente, di plasma 163 per un totale di 1238. Nelle dichiarazioni di Riganello di qualche giorno fa, sono presenti numeri un po’ diversi, non per errore ma perché comprendono anche la raccolta di sangue da parte dell’associazione Fratres, presente nel territorio di Montegiorgio. In più, sono compresi i donatori non associati, cioè coloro chiamati direttamente dall’Ast.  Inoltre, ci sono le donazioni da fuori provincia e da fuori regione. L’età media dei donatori è cresciuta: noi siamo sempre alla ricerca di giovani, perché per questioni di salute sono più idonei».

Le novità

«Mentre le chiusure nel 2024 sono state 257, quest’anno sono state 104. Ci sono comunque state, è vero, ma perché si è andati a regime verso aprile-maggio. Il 2 giugno abbiamo aperto una sezione a Servigliano, quindi ora da 12 sedi comunali siamo passati a 13. Probabilmente nel corso dell’anno o per l’anno prossimo, ne apriremo una nuova a Grottazzolina.

Poi abbiamo creato nel corso dell’anno un’app, attraverso cui il donatore può inserire la sua proposta di donazione, che poi viene vagliata. L’eventuale conferma arriverà poi via WhatsApp. Questo è importante perché, se si chiama e in quel momento le dipendenti sono impegnate e non possono rispondere, magari poi il donatore va anche perso. È uno stimolo in più».

«Ad Amandola, finalmente dopo gli anni oscuri della raccolta del container, ora hanno un bel punto di raccolta nell’ospedale nuovo. Lì c’è una situazione che possiamo definire mista, visto che il dottor Rossi non è un dipendente Ast ma un libero professionista».

Simoni ha ricordato anche i prossimi appuntamenti: «La nostra assemblea provinciale si terrà, nel 2026, il 21 marzo a Montegranaro, mentre quella regionale quest’anno sarà nel Fermano a Montegiorgio, al Teatro Alaleona, l’11 aprile. Siamo molto orgogliosi di avere tutti gli associati da noi, in un bellissimo teatro».

Elena Simoni – presidente provinciale Avis

I ringraziamenti

«Nel 2025, c’è stato il rinnovo del direttivo, ringrazio tutti coloro che – aggiunge Simoni – mi hanno dato la fiducia per il mio secondo mandato. Anche per il direttivo della città di Fermo è stato tempo di votazioni. Si è allargato passando da 7 a 11 membri e alla guida è stato rieletto un giovane: Federico Balloni.  Ringrazio il direttore del centro trasfusionale Riganello per la passione che mette nel suo lavoro e nella vicinanza ad Avis, cosa che abbiamo trovato anche nella dottoressa Siracusa ora in pensione, la quale ha lavorato per risolvere la questione della mancanza dei medici. Ovviamente ringrazio i presidenti delle sezioni comunali, sempre attivi con i loro direttivi, la sezione regionale, l’Ast e il direttore Grinta con cui c’è sempre un colloquio diretto. I ringraziamenti più grandi vanno ai donatori, come dice il nostro presidente Toni Smeriglia: “La donazione dovrebbe essere un’azione ordinaria, non straordinaria”».

Giovanni Lanciotti – vicepresidente regionale

A farle eco il vicepresidente regionale Giovanni Lanciotti: «Voglio sottolineare ancora una volta, che i donatori quando hanno potuto hanno risposto, La provincia di Fermo sta risalendo sotto il profilo dei numeri e si sta avvicinando a queulli pre-covid. A livello regionale c’è l’autosufficienza per ciò che riguarda il sangue, ma non per il plasma. Questo è sicuramente un obiettivo da raggiungere».

 

 

 

 

 

 

 


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