Ex silos, Senzacqua in Consiglio «Pericoloso, dovrebbe essere demolito» Via libera intanto al bilancio 2026

PORTO SAN GIORGIO - Imu, Irpef comunale, canone mercatale e canone unico patrimoniale (ex tosap) restano invariati per il 2026. Così come le tariffe per i i posti barca al porto turistico. Aumentano quelli per le lampade votive. La conferma è arrivata oggi dall'assessore Alessandra Petracci in Consiglio comunale, convocato per approvare, tra le altre cose, proprio il bilancio di previsione giusto in tempo per la scadenza del 31 dicembre.

di Sandro Renzi

Imu, Irpef comunale, canone mercatale e canone unico patrimoniale (ex tosap) restano invariati per il 2026. Così come le tariffe per i i posti barca al porto turistico. Aumentano quelli per le lampade votive. La conferma è arrivata oggi dall’assessore Alessandra Petracci in Consiglio comunale, convocato per approvare, tra le altre cose, proprio il bilancio di previsione giusto in tempo per la scadenza del 31 dicembre. «Garantiti gli equilibri nei conti senza aumentare le imposte a carico dei cittadini, nonostante il tasso di inflazione, i maggiori costi legati alle spese per il personale ed a quelli per l’energia» ha ricordato la Petracci. Per la Tari, invece, c’è da aspettare il piano economico della Sgds. Solo dopo, infatti, si potrà stabilire se verranno applicati eventuali aumenti nell’imposta per i rifiuti a copertura del servizio. All’assessore Fabio Senzacqua il compito di illustrare il piano delle alienazioni che di fatto non cambia rispetto al passato, salvo apprendere che l’ex silos, il cui valore catastale è stato ulteriormente abbassato dopo aver accertato, insieme agli uffici tecnici, che per lo stabile in via della Repubblica è stata approvata una variante in passato, per cui non ha solo una destinazione commerciale ma anche residenziale «dovrebbe essere demolito perché pericoloso ci è stato detto».

E’ quanto emerso anche da un sopralluogo con la Sovrintendenza circa sei mesi fa, in occasione di una ricognizione dei beni comunali. L’ ex silos è stato attenzionato, ha ribadito l’assessore Senzacqua «e già ci siamo interfacciati con la proprietà dei due piani sottostanti a quelli in capo al Comune». Circostanza che comunque non vieta al Comune di mettere nuovamente a bando la vendita dell’ex silos. Intanto l’Amministrazione sta valutando il da farsi. E’ il sindaco Valerio Vesprini, con delega ai lavori pubblici, a relazione invece sull’elenco delle opere per il 2026. Intervento lampo che accende i riflettori sostanzialmente sui tre milioni di euro per la scuola Nardi e la palestra Baldassari, oltre ai lavori di riqualificazione di via Gentili. Ma si attende l’approvazione del consuntivo che dovrebbe liberare risorse per altri interventi. Critico il consigliere dem, Christian De Luna. «Ci saremmo aspettati un’esposizione più dettagliata di questo bilancio che potremo definire tecnico se, come è stato detto, dobbiamo aspettare poi il consuntivo e le variazioni successive per avere un quadro più completo». Anche la collega di partito, Catia Ciabattoni, ha puntato il dito contro quella che definisce «una mancata visione sul futuro di Porto San Giorgio in tutti i settori. Manca una strategia, non basta lasciare invariate le tariffe. Mi sarei aspettata che si indicasse una rotta per risolvere i problemi». Replica al primo cittadino. «La scelta politica è stata quella di non aumentare le tasse e le tariffe dei servizi a domanda individuale. Approvare un bilancio nei termini di legge non mi pare una cosa scontata. Quanto alla visione che dovrebbe avere l’Amministrazione della città, ribadisco che il programma elettorale la prevede già». Vesprini ha ricordato l’investimento di 200 mila euro per i nuovi piani della mobilità ed urbanistico. «I risultati si vedranno tra qualche anno, tuttavia». Approvata dalla civica assise anche l’assegnazione per 9 anni, alla Sgds Multiservizi, dei servizi di refezione scolastica e pulizia dei locali comunali.

Alessandra Petracci

«Il Bilancio di Previsione 2026-2028 che è stato approvato dal Consiglio comunale ci vede mantenere invariate le aliquote Imu e l’addizionale Irpef».

L’assessore al Bilancio Alessandra Petracci, nel suo intervento, sottolinea i punti sostanziali del documento contabile varato dal Consiglio comunale nella seduta di questa sera.

«Dai primi giorni del prossimo anno possiamo iniziare la programmazione per i vari settori con un indirizzo politico-amministrativo e un controllo d’azione dell’Ente. Ciò ci permette di essere completamente operativi – prosegue Petracci –  . Il lavoro che è stato portato avanti si inserisce in un quadro economico complesso, che continua ad essere caratterizzato dall’instabilità dei costi energetici e dall’inflazione. Nonostante ciò l’Amministrazione Vesprini ha garantito il mantenimento degli equilibri di Bilancio senza ricorrere all’aumento della pressione fiscale, lasciando invariati anche il canone unico patrimoniale e il canone mercatale. Questa impostazione mira a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e delle imprese in un contesto mutevole, garantire la sostenibilità economica dei servizi offerti, pur mantenendo un elevato standard qualitativo.

Riguardo la spesa, il Bilancio riflette la volontà di mantenere la totalità dei servizi attualmente offerti alla cittadinanza, investendo significative risorse nelle politiche sociali, a sostegno delle fasce più deboli della popolazione e della famiglie, favorendo l’inclusione e il contrasto alla povertà nel miglioramento dell’efficienza di gestione e nel contenimento delle spese.

«Particolare attenzione è stata riservata all’infanzia e all’istruzione (potenziando i servizi scolastici), alle politiche ambientali (destinando risorse alla manutenzione del patrimonio arboreo e delle aree verdi urbane) e all’efficienza energetica (con la riqualificazione del patrimonio immobiliare del Comune). Sul fronte degli investimenti, il programma è finanziato attraverso contributi in conto capitale, alienazioni, proventi specificatamente vincolati e, in misura limitata, da risorse correnti. Rilevante è la programmazione degli investimenti attraverso il ricorso ai contributi del Gse per 4,9 milioni e contributi regionali per 1,08 milioni che testimonia il forte impegno dell’Amministrazione di reperire risorse non onerose».

Il Consiglio ha visto anche l’approvazione del Piano triennale delle Opere pubbliche 2026-2028.

 

 

 


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