PORTO SAN GIORGIO – Il quadro probatorio raccolto dalla Squadra Mobile della questura di Fermo ha consentito al gip di ritenere sussistenti le esigenze cautelari volte a tutelare l’integrità psicofisica della vittima, con l’autorità giudiziaria che ha così emesso la misura il cui effetto principale è stato quello “…di lasciare la casa familiare e di non farvi rientro senza l’autorizzazione del giudice”.
FINANZA – La società, formalmente con sede a Napoli ma di fatto insistente nel territorio fermano, in circa 6 anni, ha perpetrato un’evasione fiscale in relazione a proventi non dichiarati per oltre 12 milioni di euro ai fini dell’iva e delle imposte dirette; inoltre, ha permesso di disvelare un’articolata frode iva con emissione di fatture per operazioni inesistenti che ha visto coinvolti soggetti economici compiacenti, tutti operanti nelle province di Napoli, Caserta e Padova, per un importo complessivo pari a circa 1,5 milioni di euro.
MONTE VIDON COMBATTE – L’sos è scattato intorno alle 23. Sul posto la Croce Arcobaleno di Petritoli, l’automedica e i carabinieri. Vano ogni tentativo di rianimazione
SEGNALAZIONI da Sant’Elpidio a Mare e Ponzano di Fermo. Due interventi a Porto San Giorgio per un’apertura porta e per la segnalazione di un principio di incendio in un garage
MONTEGIORGIO – L’incendio intorno alle 20 lungo la strada provinciale 37. Sul posto i Vigili del Fuoco
CIVITANOVA – Oggi si è svolta al tribunale di Macerata la convalida dell’arresto. L’uomo ha contestato le accuse, negando di aver preteso soldi da un imprenditore. Il giudice ha confermato la misura cautelare in carcere. Le indagini della Squadra mobile. Le richieste di denaro sarebbero iniziate lo scorso anno con un primo versamento di 2mila euro. Poi avrebbe chiesto ulteriori 10mila euro e domenica c’è stato un incontro per versare la metà
FERMO/CIVITANOVA MARCHE – La vicenda trae origine da una segnalazione giunta presso gli uffici della Squadra Mobile di Fermo, in cui venivano evidenziate numerose visite del presunto estorsore presso l’azienda in cui l’imprenditore veniva fatto oggetto di minacce e di imposizioni relative ad un presunto debito per circa 10.000 euro. L’imprenditore, sotto minaccia anche fisica, avrebbe dovuto accollarsi un debito di un suo collaboratore, nonché dipendente, presso una società collegata all’azienda, in quanto “colpevole” di averlo assunto e di lavorare con lui, senza assicurarsi che lo stesso avesse onorato il debito con l’arrestato. Non si esclude che gli ulteriori sviluppi della vicenda, possano far emergere ulteriori posizioni di imprenditori coinvolti in attività estorsive.
IL RICORDO del presidente Fabrizio Luciani: «L’ultima lezione agli imprenditori fermani l’ha regalata due anni fa, quando scelse la nostra città per presentare la classifica delle principali imprese marchigiane. Credeva nel modello marchigiano, fatto di Pmi, anche se con la sua famiglia è stato il primo a creare la grande azienda multinazionale, l’Ariston, capace di dare lavoro a diecimila dipendenti»
I CONTROLLI a Fermo, Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare. Nei guai cinque uomini, uno ha mostrato un comportamento aggressivo nei confronti dei Carabinieri
TRECASTELLI – L’incidente ieri sera. L’uomo è deceduto dopo una lunga rianimazione