ANALISI di Maurizio Petrocchi: «Questo scambio di prigionieri rappresenta un affascinante caso di studio delle dinamiche contemporanee tra Russia e Occidente. Esso combina elementi di continuità storica con le nuove realtà geopolitiche, tecnologiche e mediatiche del XXI secolo. Lo scambio di prigionieri tra Russia e Occidente rappresenta un affascinante capitolo nella lunga storia degli scambi di spie e prigionieri politici. Innanzitutto, la scelta di Ankara come luogo dello scambio è significativa. Durante la Guerra Fredda, il ponte di Glienicke a Berlino, noto come il “ponte delle spie”, era il simbolo per eccellenza di questi scambi. Il passaggio da Berlino ad Ankara riflette il mutamento degli equilibri di potere globali e l’emergere di nuovi attori regionali. La Turchia, membro della Nato ma con rapporti complessi con la Russia, si pone come mediatore in un mondo multipolare»
IL PUNTO di Giuseppe Fedeli: «La questione, posta dal Tribunale di Firenze al vaglio del Giudice della Legittimità costituzionale, certamente tocca profili delicati, che riguardano tematiche di teoria generale altrettanto rilevanti, su tutte quelle concernenti le funzioni della pena ed il divieto di bis in idem sostanziale. Ma, soprattutto, quella che si colloca in uno scivoloso territorio di confine, quello che separa diritto ed etica».
ESTERI – Dichiarazioni incendiarie di Erdoğan. Le relazioni diplomatiche tra la Turchia e Israele sono state recentemente caratterizzate da un’accesa retorica che ha portato a una nuova escalation. Le dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan hanno scatenato un acceso dibattito e alimentato le già delicate dinamiche geopolitiche nella regione del Medio Oriente.
di Giuseppe Fedeli* Fidati!…Quante volte lo abbiamo sentito dire, anche rivolto a noi?…La fiducia, d’accordo, è una cosa da prendere sul serio. Ma vien fatto di domandarsi: di chi ci possiamo fidare, se tutti gli ambiti della vita in comune sono coimplicati nella gestione della cosa pubblica (lato sensu intesa) in direzione del più disinvolto […]
di Giuseppe Fedeli * La legge ingiusta “Summum ius summa iniuria”- Cicerone La legge non sempre è giusta. La triade epistemica legge-diritto-giustizia, pur essendo i “termini” inscindibilmente legati tra loro, non sempre però corrisponde al sentimento di “legge giusta” che anima un popolo, rappresentando la stratificazione nei secoli di principi assunti come buoni (e dunque […]
POLITICA – La mole di foto di eventi e delle piazze gremite ha invaso i profili social degli amministratori locali. Intanto i temi politici sono quasi spariti dai radar: causa della ricerca del consenso? Bene le città piene di gente ma la politica dovrebbe raccontarci anche altro
di Giuseppe Fedeli * Domus C’era una volta una casa in un mare di ginestre, una casa -noi- e l’antica sera. Venne novembre poi una folata di primavera. I capelli radi affacciati alle finestre ci ritrovammo ch’era autunno. Sui nostri addii la luna si spense. La casa (la domus latina, da cui duomo) è […]
Caro mondo, non ho bisogno di dirti il mio nome, io rappresento tutti i figli di un dio “minore”, fratelli in questa avventura burrascosa, esaltante come una scalata, dolorosa come una Via Crucis. Io ti ho accolto, mondo, come un giorno tu, Natura, al mondo mi désti. Il primo esasperato pianto ha decretato il mio […]
IL PUNTO – Illustri studiosi sostengono che l’intelligenza artificiale implica -così significandolo- il suo essere sempre più vicina all’ens dotato di coscienza, vale a dire l’uomo. A ben riflettere, dalla notte dei tempi la somiglianza turba più della alterità
«Certo, finché si è in questo mondo, nessuno può “conoscere” la Felicità Assoluta: ma lo spirito percepisce che la Dimensione Altra (e Oltre) è già qui, è un modo d’essere, che sarà Eterno quando avremo varcato l’ultima soglia. E, allora, è di grande conforto “immaginarsi” così il Dopo, perché possiamo viverne già qui la Presenza, e soprattutto l’Essenza. E, se costa fatica e dolore lasciare le cose belle che hanno accompagnato il nostro cammino sulla terra, in questa proiezione di luce già ne cogliamo, abbacinati, la trasfigurazione nell’Amore»