ELEZIONI – Il candidato Marco Marinangeli e il coordinatore Emanuele Morese, esprimono soddisfazione per il 6.5% ottenuto a livello comunale, percentuale che rappresenta come il giovane partito si sia già radicato nella cittadina adriatica
PORTO SAN GIORGIO – Il circolo sangiorgese ha espresso soddisfazione per il risultato raccolto dall’ex Sindaco nell’ultima tornata elettorale. Confermando che le circa 1200 preferenze ottenute in città, possano rappresentare un punto di partenza per il futuro
FERMO – Lo scenario che da qui ad un mese e mezzo si apre per Fermo è abbastanza chiaro. Una volta confermata l’elezione a consigliere regionale, Paolo Calcinaro (di cui diamo per scontato l’accettazione della nomina) potrà o dimettersi, ma in questo caso scatterebbero anche lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina di un commissario prefettizio ad hoc. Oppure, se non ha rimosso la causa di incompatibilità entro 10 giorni assegnatigli dalla civica assise, verrà dichiarata la decadenza del Consiglio medesimo ma sia quest’ultimo che la giunta restano in carica fino al primo turno elettorale utile.
PORTO SAN GIORGIO -Ci pensa il capogruppo dem, Nicola Loira, ad accendere il Consiglio comunale di stasera, convocato per discutere tra le altre cose del Dup. Nel suo intervento, l’ex sindaco Pd, candidato alle regionali, se la prende con Vesprini e Calcinaro, tornando a bomba sul post voto. E’ già buona cosa vedere il sindaco stasera qui in Consiglio -ha esordito Loira- perché pensavo di trovare quello di Fermo. Si è verificata una cosa nella nostra città che mai si era verificata prima nella storia: il sindaco di Fermo prendere una valanga di voti a Porto San Giorgio. E’ inaccettabile, politicamente parlando».
ANALISI del voto regionale da Sinistra Italiana Marche, dopo la sconfitta: «Per costruire l’alternativa a livello nazionale, non basta essere uniti, ma avere un disegno chiaramente alternativo, che riporti al voto i milioni di persone che non lo fanno più»
ELEZIONI – Quasi duemila voti in più rispetto a cinque anni fa e quella previsione in occasione della recente cena elettorale a Porto Sant’Elpidio perfettamente centrata. «Consensi anche triplicati in molti Comuni e tante preferenze anche in piccoli Comuni. Una rivincita per gli attacchi subiti? Assolutamente no, ero sicuro della vittoria e del lavoro svolto». Tante preferenze ma nessuna richiesta di incarichi: «Il presidente Acquaroli sa cosa fare e come sempre metterà in campo la squadra migliore. Il Fermano avrà una sua rappresentanza e sarà senza dubbio protagonista, su questo sono assolutamente certo»
VOTO – La percentuale più alta la prende Forza Italia a Servigliano trainata dal sindaco Rotoni, col 55%, a Monte Vidon Combatte è primo partito la civica Progetto Marche, spinta da Massucci
«Io in pensione? Non ne ho alcuna intenzione e vado avanti». Scherza il rieletto Fabrizio Cesetti (Pd), forte delle 4.141 preferenze incassate alle urne, 114 in più rispetto alla passata tornata elettorale. Tornerà a fare su è giù per Ancona per la terza volta, sedendo tra i banchi dell’opposizione in Consiglio regionale per i prossimi cinque anni. A meno di 24 ore dallo spoglio delle schede e dalla riconferma di Acquaroli e del centrodestra alla guida delle Marche, Cesetti sembra già voler scaldare i motori.
FERMO – Il sindaco di Fermo e il consigliere uscente di Fdi i più votati in provincia. Il primo brilla anche su scala regionale. Non delude il consigliere uscente Pd e riesce a tornare in Assemblea anche la capogruppo azzurra. Ottimo risultato per Alan Petrini della Lega, ma non basta per un seggio
ELEZIONI – Il sindaco di Fermo e candidato con I Marchigiani per Acquaroli conquista un posto in Consiglio regionale: «9.311 preferenze e più votato delle intere Marche seppure dalla provincia più piccola. Che dire… grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, a quel pugno di collaboratori dai giovani ai pensionati che con poche migliaia di euro hanno portato avanti una campagna elettorale senza sosta ma mai invasiva, ai miei genitori, quella vicina e quello oggi lontano»