FERMO – Il primo cittadino tuona contro la Regione: «Assurdo che la provincia più penalizzata sia chiamata a sopperire alle difficoltà di un altro territorio». Il consigliere Pd, Paolo Nicolai: «È evidente che non ci fidiamo di questa governance e chiediamo l’allerta di tutte le istituzione del territorio»
FERMO – A salutare il direttore amministrativo anche il direttore generale Roberto Grinta e il direttore sanitario Andrea Vesprini: «Ci complimentiamo con lui per il lavoro svolto. Un buon lavoro per la nuova avventura»
FERMO – Il consigliere regionale Dem: «Vogliamo che l’Ast Fermo competa ad armi pare con le altre aziende regionali». Attacco dei consiglieri comunali Pd a Calcinaro: «Lasci stare i post populisti e pensi a difendere i bisogni dei cittadini in difficoltà a livello ospedaliero»
AMANDOLA – Il segretario generale Cgil Fermo, Alessandro De Grazia sul punto di primo intervento: «I turni sono coperti dalla sola figura infermieristica. Lanciamo un appello all’Ast 4, al sindaco di Amandola, al presidente della Provincia e alla giunta regionale, affinché si adottino, nel minor tempo possibile, tutte le misure necessarie per dare dignità e sicurezza, al personale sanitario e a tutta la popolazione dell’entroterra fermano»
FERMO – Il segretario del Pd Fermo, Alessandro Iagatti, punzecchia il sindaco Calcinaro: «La giunta regionale aveva annunciato che non avrebbe votato la mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Fermo. La scelta di non difendere e tutelare la decisione unanime del consiglio della città di cui è sindaco rappresenta uno schiaffo ai fermani e alle istituzioni del nostro territorio»
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Moreno Bellesi, coordinatore provinciale di Italia Viva del Fermano, rivolta all’amministrazione regionale e ai consiglieri regionali del Fermano Fabrizio Cesetti, Jessica Marcozzi, Marco Marinangeli e Andrea Putzu. Gentilissimi, ormai da diversi mesi (ed ancora in questi ultimi giorni) molto spesso il PPI (punto di primo intervento) di Amandola […]
SANITA’ – «Nel 2022 la spesa sanitaria out-of-pocket, ovvero quella sostenuta direttamente dalle famiglie, ammonta a quasi 37 miliardi di euro: in quell’anno oltre 25,2 milioni di famiglie italiane in media hanno speso per la salute 1.362 euro, oltre 64 euro in più rispetto al 2021». Nelle Marche il 7% delle famiglie ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2022. Complessivamente, nel periodo 2012-2022 la spesa out-of-pocket è aumentata in media dell’1,6% annuo, per un totale di 5.326 milioni in 10 anni. Nelle Marche ci si è attestati, come spesa media, sotto ai mille euro, 957,48 euro nel 2022, (-0,3%) rispetto all’anno precedente. I dati sono stati elaborati dalla fondazione Gimbe
SANITA’ – Il consigliere dem Paolo Nicolai: «Non bastano solo i soldi ma servono idee e programmazione, prerogative che l’amministrazione regionale non possiede»
FERMO – Il Pd e Fermo Capoluogo al consigliere comunale Gianluca Tulli: «La bistrattata sanità delle Marche ereditata dal centrosinistra, è quella che ha portato Torrette a essere considerato il miglior ospedale pubblico d’Italia, ha portato le Marche a essere una Regione di riferimento per il buon rapporto costi/servizi, ha portato le Marche ad avere come sanità uno dei punteggi ministeriali più alti e ha portato le Marche ad avere la rete cardiologica per l’emergenza considerata la migliore d’Italia. Tutti riconoscimenti confermati o ottenuti negli ultimi anni, ma sempre in base al lavoro fatto in precedenza. Stasera ne vedremo delle belle»
FERMO – Il consigliere comunale indipendente Gianluca Tulli: «Purtroppo dimenticano colpevolmente che hanno governato la Sanità Regionale e quindi quella locale, per 20 anni. Un lasso di tempo in cui hanno prodotto un progressivo impoverimento in termini di risorse economiche, risorse umane e servizi, dimostrando tutta la loro incapacità governativa. L’attuale amministrazione regionale è ben conscia dello stato in cui hanno ridotto la sanità i governi a guida del Pd – conclude Tulli – a tutti i livelli, nazionale, regionale, locale. E’ da qui che la politica intrapresa dall’attuale governo regionale, di intesa con quello nazionale, è ripartita e può portare solo a dei
miglioramenti»