di Andrea Braconi
I nomi hanno sempre una valenza particolare. Anche, e soprattutto, quando si fa riferimento ad uno strumento tecnologico. E a Mario Cola, fermano classe 1995, l’idea di AnyPark, app scaricabile gratuitamente sia su iOs che Android, è venuta pensando ai maghi statunitensi. “Hai presente quando fanno i giochi e dicono: pick a card, any card? Ecco, quel ‘qualsiasi’ mi suonava perfetto per far capire il senso della mia app”.
Prima di spiegare AnyPark, cerchiamo di capire da chi e da cosa nasce.
“Siamo 4 soci che il 6 giugno 2016 hanno fondato questa società a Venice, in Florida. Io vivo a Torino; Carlo Bufalini, originario di Civitanova, vive a San Francisco; gli altri (Alessandro Antezza e Leonardo Zanarella) sono rispettivamente a Londra e Bologna. In totale sono 13 le persone che lavorano a questo progetto, con collaboratori provenienti da Bolivia, Germania e Russia. Lavoriamo in remoto e hanno tutti tra i 15 e i 20 anni di età, ragazzi che vincono borse di studio Apple e partecipano ad eventi di Google ed altre realtà internazionali.
Un team di piccoli geni, insomma.
“L’ho messo su decidendo di fare scounting sulle mie community e su piattaforme come Linkedin. Altro elemento importante di AnyPark è che abbiamo fatto tutto in maniera autofinanziata, accettando soltanto nel gennaio scorso un primo investimento di 15.000 dollari.”
E adesso qual è il termometro della società?
“Abbiamo una quotazione di un milione e mezzo di dollari, nei canoni per una start up tecnologica. Ma stiamo cercando di crescere ancora e siamo ufficialmente a caccia di investitori.”
Il vostro fulcro è però l’Italia.
“Abbiamo concentrato qui la nostra attività, pur avendo aperto l’azienda negli Usa. La nostra scelta è stata quella di costituire un caso di successo da replicare. Studiavo a Bologna quando ho avuto l’idea e abbiamo iniziato lì con un alpha test. È andato bene da punto di vista commerciale, male come utenza. Così abbiamo provato su Roma, prima città italiana per rapporto auto/abitante, ed il beta test è andato bene da entrambi i punti di vista.”
Poi Torino.
“É la seconda città in Italia per rapporto auto/abitante: ogni 1.000 abitanti, infatti, ci sono 850 auto. Ho mollato tutto durante il secondo anno di università e mi sono trasferito a Settembre di quest’anno. Nel frattempo ho costruito partnership commerciali ed un progetto pilota per il Comune: abbiamo subito trovato un punto di contatto con questa Amministrazione che era a caccia di innovazione. Ho proposto l’idea due settimane dopo il mio trasferimento e adesso, tra fine luglio e metà agosto, ci sarà l’avvio di un progetto pilota dove, utilizzando le videocamere di sorveglianza, verrà segnalata su AnyPark la disponibilità di parcheggio delle zone coperte in tempo reale. Abbiamo fatto una partnership con una startup svizzera che elabora i dati dalle telecamere. Lo stesso progetto pilota è in ballo a Tel Aviv e, se dovesse interessare, non escludo il coinvolgimento di qualche Comune in questa zona visto il costo esiguo di attivazione.”
Cosa serve per questo scatto in avanti degli enti locali?
“L’importante è avere telecamere fisse. Si tratta di una soluzione testata in tante città all’estero e funziona. Come AnyPark integriamo tutti i sistemi digitali che operano sul campo della smart city, nello specifico del parking. Ci poniamo come aggregatore e poi come front end, raccogliendo tutti i dati sul parcheggio. A settembre ad esempio è in ballo un progetto con Enjoy di Eni. La proposta che facciamo ai car sharing è quella di un pacchetto per generare informazioni puntuali sul parcheggio con le loro vetture. Valorizziamo tutte le informazioni, raccogliendole anche come statistiche che stiamo utilizzando per costruire previsioni per la disponibilità di parcheggio. Lo stesso succede per le app per il pagamento della sosta. Il nostro obiettivo è alimentare una intelligenza artificiale di nostra proprietà.”
Quindi, in sostanza, incrociate i dati del Comune e del car sharing.
“Sì, e abbiamo fatto partnership per nostri utenti per permettergli di pagare il parcheggio nell’applicazione. Quindi, da un parte raccolgo dati, dall’altra garantisco un servizio in più. Con AnyPark permetto ai miei utenti di trovare e pagare il parcheggio direttamente dalla mia app senza utilizzarne due. Phonzie è il nostro partner e abbiamo integrato il loro circuito di pagamento in AnyPark. Funzioniamo paradossalmente come Google, che negli Usa è più sviluppato rispetto all’Italia. Ad esempio su Torino riusciremo ad unire Phonzie, car sharing, dati del Comune e dei miei utenti.”
Altre caratteristiche di AnyPark?
“Essere attivo nella community ti permette di guadagnare crediti. Abbiamo inventato una moneta virtuale, con la quale vieni ripagato ogni volta che sei utile all’interno della community, ad esempio quando condividi l’orario di scadenza del tuo parcheggio. Presto potrai anche comunicare la disponibilità di parcheggio nei paraggi (bassa, media o alta) e verrai premiato dall’applicazione. I crediti possono essere spesi nella community, principalmente nel nostro store, dove i nostri utenti hanno diritto a diversi sconti, dal toner per stampanti, consulenze mediche, assicurazioni auto, auto officine, beer shop, agenzia viaggi e tanto altro ancora.”
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