Primo appuntamento con la rassegna estiva VillaInVita e sul palco l’attore e stand up comedian protagonista della terza edizione di “Nemico pubblico” su Rai3: istrionico, provocatore, corrosivo, politicamente scorretto, per un’ora scuote e coinvolge i tanti accorsi ad ascoltare il suo sesto spettacolo. Fa ridere, fa sorridere, ma a volte fa anche accigliare chi lo ascolta con la sua satira “anomala”: parla del suo nuovo ruolo di padre e dell’amore a prima vista che può non scattare, della nostra inconsapevolezza della fortuna di essere marchigiani, del razzismo ed arriva a coinvolgere anche Dio, con la blasfemia dei calciatori che lo ringraziano e ipotizzando l’atteggiamento che avrebbe rispetto al clero e alla bestemmie (“Se Dio si preoccupasse davvero della bestemmia Toscana e Marche sarebbero già rase al suolo”). E a quanti restano stupiti ed interdetti, indecisi se sia il caso di ridere, ricorda che la sua è satira, quindi un punto di vista personale che va preso per quel che è. Riferimento sociale deve esserlo un politico altrimenti, come in Italia, si rischia si prendere sul serio i comici che arrivano a fare politica.
Ad aprire tutti i suoi spettacoli, ed ora con lui anche su “Nemico pubblico” Francesco Capodaglio, comico sangiorgese: quindici minuti di risate ed applausi, con la sua personalissima panoramica sulla volgarità di alcuni programmi di Real Time. Tocca l’apice con il commento su “Ma come ti vesti” ipotizzando la richiesta di aiuto dell’Assessore alla Cultura Francesco Trasatti per rinnovare il look del Sindaco Paolo Calcinaro, entrambi presenti in platea.
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