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Area Vallesi:
“E’ il momento di decidere”
(guarda foto e video)

L'intervista a Matteo Silenzi

Impegno Civico Vallesi

“Doveva essere una zona verde di recupero, è diventata zona degradata dopo l’intervento di recupero della zona degradata”. Il gioco di parole rende perfettamente l’idea di quanto oggi sia intricata la vicenda dell’area Vallesi. Un labirinto di burocrazia tra costruttori, banche e Comune . A ‘prendere il toro per le corna’ è il gruppo di Impegno Civico per Fermo. Stampa convocata alle 10 di questa mattina. Matteo Silenzi, Patrizio Cardinali, Marco Valentini e Mario Savini, documenti alla mano, hanno spiegato: “La soluzione per riprenderci l’area c’è, ecco come fare”.
Matteo Silenzi

IL PASSATO
Era il mese di febbraio 2015 quando l’Asite, sub-concessionaria nella gestione della struttura (parcheggi ed ascensori), decise di abbandonare la copertura dei servizi dello stabile. Da quel momento in avanti chi doveva occuparsi dell’area era la curatela del fondo, ovvero coloro che hanno acquistato la concessione dalla ditta Ubaldi Costruzioni, realizzatrice dell’intero stabile. Il fondo in questione è però fallito ed è così subentrata la Banca D’Italia. La domanda ora è: qual’è la situazione attuale a seguito di questi fatti? Ecco la risposta. L’amministratore dell’area Vallesi è oggi un curatore nominato dalla Banca d’Italia, proprietaria della concessione dopo il fallimento del soggetto titolare. Banca d’Italia che ha affidato tutto ad un professionista milanese.

 

IL DEGRADO

In questa fase l’area è stata lasciata completamente all’abbandono. Scritte sui muri, decorazioni sfondate, polistirolo bruciato, portoni imbrattati, lampadine rubate, sporcizia e chi più ne ha più ne metta. In questo contesto decine di professionisti ogni giorno continuano ad attraversare l’area per recarsi in tribunale e negli uffici di Corso Cavour. Più passano i giorni e più il degrado aumenta.

UN MOSTRO IN VETRINA
Impegno Civico per Fermo interviene nella vicenda spiegando come: “Il parcheggio deve essere acquisito da subito, le mediazioni in corso con soggetti senza alcun titolo sono solo una perdita di Patrizio Cardinalitempo”. Silenzi, Cardinali e gli altri esponenti del gruppo hanno studiato a fondo la questione. “La vicenda, iniziata nel forse nel 2003, passa attraverso lacunose decisioni del consiglio comunale, viene codificata da convenzioni urbanistiche piuttosto discutibili, registra passaggi di proprietà formalizzati con modalità che suscitano curiosità. La realizzazione del complesso quindi parte male, priva di presupposti, con strumenti di attuazione inappropriati, priva delle dotazioni urbanistiche necessarie. Gode della più magnanima distrazione da parte dell’ente comunale, utile a far passare inosservate tutte le scadenze possibili inimmaginabili e a lasciare incontestate difformità rilevanti. Viene infine giubilata con una concessione in gestione del parcheggio, ed una sub-concessione da parte dell’Asite a condizioni assurde, totalmente prive di ogni giustificazione di pubblica utilità”. Impegno Civico che aggiunge: “Il Comune si era impegnato a pagare cifre assurde per la gestione del parcheggio, motivo principale dell’intervento edilizio per il quale era già stata offerta, alla ditta esecutrice, la Ubaldi Costruzioni S.p.A., la possibilità di realizzare l’inezia di oltre 10 mila metri cubi partendo dalla pancia del colle Sabulo”

“E’ IL MOMENTO DI DECIDERE”

Da qui il messaggio:“Il Comune di Fermo ha tutte le condizioni per dichiarare decaduta la concessione data in gestione trentennale del parcheggio pubblico, acquisendone definitivamente la disponibilità, e provvedimenti collegati alla decadenza della concessione trentennale alla Ubaldi e finalizzati a stabilire risarcimenti e responsabilità”.
Tra i passaggi da fare: “La valutazione dell’interesse pubblico nell’intervento di recupero dell’area Vallesi mai eseguita fino ad oggi; il conseguimento dell’interesse pubblico, ed eventuale compensazione con acquisizioni di porzioni del complesso edilizio. L’attuazione di misure collegate alla definizione dell’interesse pubblico, verifica di aree urbanizzazione e la segnalazione di responsabilità dei precedenti amministratori”. Una serie di passaggi che vedrebbero impegnati gli uffici comunali e che, per Impegno Civico, porterebbero alla gestione del parcheggio pubblico, alla promozione e alla creazione di misure di semplificazione del traffico e della sosta nell’area di Corso Cavour e nelle zone adiacenti.
“Basti pensare – spiega Matteo Silenzi – che il parcheggio dell’area Vallesi conta 130 posti auto. Via Sant’Antonio e Largo Ciferri al momento sono sempre intasate di auto a servizio del tribunale e sono in grado di garantire circa 80 posti. Studiare convenzioni con dipendenti del tribunale per l’utilizzo dei parcheggi Vallesi sarebbe una risposta funzionale alle esigenze di posti auto in questa zona della città permettendo anche di liberare parte di Corso Cavour lasciando degli spazi solo per i residenti”.

 

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