di Luca Craia
Un momento del blitz
Conseguenza diretta dello sgombero in atto del palazzo Leombruni-Botticelli è che diverse famiglie di extracomunitari si troveranno a breve senza un tetto (leggi l’articolo). Questo pone un problema di ordine sociale rilevante al Comune di Montegranaro che dovrà cercare di porvi rimedio. La cosa non è semplice, nonostante vi siano circa tre mesi per trovare la soluzione, perché gli equilibri di questo paese non permettono errori.
Il Comune di Montegranaro ha a disposizione almeno otto unità abitative destinate a edilizia popolare ma utilizzabili per questo tipo di emergenze. Se vogliamo considerare anche i tre appartamenti dell’ospedale vecchio oggetto di trattativa con la Regione perché vengano destinati ad altro uso, le unità salgono a undici. Il problema, però, è che sono tutte ubicate all’interno delle mura castellane, all’interno di quel centro storico dove già, secondo i residenti, esiste una problematica relativa all’eccessiva concentrazione di cittadini extracomunitari. Si tratta di quattro appartamenti siti a pochi metri da piazza Mazzini e di altri quattro in via Castelfidardo, tutti in pieno centro storico.
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