Sonia Bolognesi
La 27enne Sonia Bolognesi è arrivata seconda nella graduatoria per le 20 borse di studio per giovani laureati marchigiani erogate dalla Regione con la collaborazione della fondazione Pio Sodalizio dei Piceni. La biologa nutrizionista ha concorso con un progetto innovativo in collaborazione con il centro polispecialistico New Medica. Il progetto si intitola “Valutazione dello stato nutrizionale, analisi dello stress ossidativo cellulare, elaborazione della dieta ottimale negli atleti con la sindrome dello spettro autistico”. “Negli ultimi anni -spiega Bolognesi – è cresciuta sempre di più la consapevolezza dell’importanza della nutrizione sportiva nel coadiuvare la preparazione fisica in persone che praticano l’attività fisica a tutti i livelli (agonismo e non) ; se ciò è importante in un atleta in perfette condizioni fisiologiche, risulta essere di estrema importanza negli atleti con disabilità; in particolare in soggetti che presentano la sindrome dello spettro autistico (autismo) in quanto essi risulterebbero avere una flora intestinale più delicata. Nonostante il binomio sport e disabilità stia crescendo in maniera esponenziale, gli interventi di nutrizione sportiva nell’ambito della disabilità dello sport risultano essere ancora minimi ed irrisori, nonostante fosse documentata dalla letteratura scientifica l’essenzialità di un approccio dietetico adeguato.
Da qui, grazie alle conoscenze acquisite nel corso di studio appena concluso (laurea magistrale in biologia molecolare, sanitaria e della nutrizione e abilitazione conseguita) è nata l’idea in collaborazione con il centro polispecialistico “New Medica” di attuare un progetto innovativo dal titolo “ Valutazione dello stato nutrizionale, analisi dello stress ossidativo elaborazione della dieta ottimale nei soggetti sportivi con la sindrome dello spettro autistico” . I protagonisti dello studio, sono gli atleti del “Progetto della Filippide Del Fermano”. Il progetto è una derivazione dell’associazione “Sport e Società”, società sportiva dilettantistica, affiliata alla Fisdir e riconosciuta come Associazione Benemerita dal Comitato Italiano Paraolimpico. È stato fondato da Nicola Pintus, svolge attività di allenamento e preparazione a competizioni sportive, con soggetti affetti da autismo e sindromi rare ad esso correlate. E’ un laboratorio di ricerca e sviluppo di modalità innovative rivolte al trattamento della sindrome autistica e come centro sportivo d’eccellenza per le disabilità intellettive e relazionali. Ogni giorno, negli impianti sportivi messi a disposizione del progetto Filippide, decine di ragazzi e ragazze disabili trovano la loro identità come atleti, relazionandosi alla pari con sportivi professionisti e non. In ambienti e strutture pubbliche totalmente integrate al contesto sociale, gli atleti del progetto Filippide si preparano con costanza e coraggio agli appuntamenti sportivi. Esso conta ormai decine di sezioni affiliate in tutta Italia che hanno sperimentato e validato il metodo di lavoro, efficace e funzionale all’educazione fisica, al trattamento comportamentale, all’integrazione.
La valutazione dello stato nutrizionale si attuerà attraverso la plicometria (stima della massa magra e massa grassa) la bioimpedenziometria (bia) dove valuteremo attraverso il metodo tri-compartimentale la Fm (massa grassa), la Mm(massa muscolare) la Ffm (massa magra), lo Tbw (stato idrico) e il Mb (metabolismo basale), e, attraverso il Free Radical test, analizzeremo invece la capacità antiossidante cellulare. Una volta effettuata la valutazione della composizione corporea prescriveremo mensilmente diete consone alle varie fasi sportive affrontante dall’atleta, monitorando periodicamente le variazioni in termini di composizione corporea in risposta ad un approccio dietetico appropriato. Ciò servirà a dimostrare come la dieta equilibrata possa andare a potenziare il benessere psico-fisico e di conseguenza la performance sportiva dell’atleta; in conclusione, il progetto dimostrerà ulteriormente come un biologo nutrizionista operi nel campo della nutrizione sportiva anche in atleti che presentano condizioni non fisiologiche come nell’autismo. Gli obiettivi sono infatti di dimostrare come attraverso la prescrizione della dieta ottimale e specifica nelle varie fasi della stagione sportiva si migliorerà in termini di composizione corporea (aumento massa magra, massa muscolare, stato idrico e la diminuzione della massa grassa) si potenzierà la capacità antiossidante e la performance atletica nei soggetti con sindrome dello spettro autistico.
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