Una versione, quella che emerge dall’autopsia effettuata ieri, e conclusasi solo in tarda serata, al Murri di Fermo, che vedrebbe all’origine della morte del nigeriano il pugno sferrato da Amedeo Mancini che ha fatto cadere all’indietro il migrante che sarebbe morto poi battendo la testa contro il marciapiede. Una versione, quella del pugno, anticipata già due giorni fa da Cronachefermane (leggi l’articolo). Secondo le prime notizie che emergono dall’esito dell’esame autoptico di ieri sera, Emmanuel non sarebbe stato colpito con il palo della segnaletica. I colpi con il segnale stradale, come dichiarato ieri dal legale Francesco De Minicis, sarebbero invece compatibili con le ferite riportate da Amedeo Mancini (leggi l’articolo e guarda l’intervista).
A provocare il decesso sarebbe stata la frattura posteriore del cranio con emorragia cerebrale. Una dinamica che, se confermata, sarebbe compatibile con la caduta all’indietro di Emmanuel e il colpo della testa contro il marciapiede a seguito del pugno sferrato da Mancini.
Emmanuel non avrebbe riportato danni ai denti a seguito del pugno, presenti però lesioni al labbro e alla mandibola del ragazzo nigeriano. Nel primo pomeriggio di oggi è stata convocata una conferenza stampa da parte dei rappresentanti legali di Emmanuel.
Resta confermata l’aggravante di odio razziale in quanto tutta la dinamica dei fatti sarebbe scaturita dalla frase pronunciata da Amedeo Mancini: “Scimmia africana”.
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