I centri sociali marchigiani
urlano il loro “No” al razzismo (video)

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Lo striscione dei centri sociali

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Il ritrovo

 

di Cristina Donati

Un momento per riflettere, confrontarsi, nell’idea di comune dell’opposizione al razzismo, per spezzare la linea che va dallo sdoganamento alla diffusione di pratiche xenofobe e razziste, affinché episodi come questo non accadano più: organizzato da Csoa Officina Trenino il corteo dei manifestanti, dopo un’ora di sosta nel luogo dove il rifugiato nigeriano ha trovato la morte.

Persone di tutte le età, volti noti tra i quali il sindaco Paolo Calcinaro, Massimo Rossi, Giuseppe Buondonno, Alessandro Fulimeni dello Sprar di Porto San Giorgio: al ritmo della musica dei 99 Posse, il corteo si è snodato fino a San Francesco: doveva proseguire per via Mameli ma il percorso per arrivare a Piazzale Azzolino è stato poi modificando scegliendo di passare dai maxi parcheggi.

Tantissimi gli interventi, tra i quali molto toccante quello di un rifugiato ospite del seminario, che ha voluto ricordare Emmanuel ed il suo desiderio di trovare qui una nuova vita, sottolineando quale siano le situazioni per le quali tutti loro sono stati costretti a lasciare l’Africa e chiede: “Aiutateci e siate con noi”.

Negli interventi dei rappresentanti dei centri sociali si sottolinea la forte volontà che questo non debba passare come un normale “incidente” ma che tante sono le responsabilità politiche dirette di chi ha contribuito a fomentare il diffuso clima di razzismo e xenofobia, che non riguarda specificatamente Fermo ma tutto il territorio nazionale. Sul coinvolgimento dell’ambiente ultrà sono concordi nel fatto che nulla c’entri, ma sia solo un espediente per distogliere l’attenzione sulla responsabilità primaria, quella appunto politica.

 

 


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