Osvaldo Licini:
prorogata la mostra “Ritratti di Famiglia”

Alcuni visitatori della mostra

Alcuni visitatori della mostra

di Matteo Achilli

L’ottimo afflusso di visitatori riscontrato in questo periodo dalla mostra “Osvaldo Licini. Ritratti di Famiglia”, ha fatto sì che la stessa, curata da Daniela Simoni nella casa museo Osvaldo Licini, fosse prorogata fino al 21 agosto. “Il buon successo di pubblico ci ha indotto a questa scelta – afferma il sindaco Giuseppe Forti – Molti gli studenti delle scuole fermane di ogni ordine e grado, che l’hanno visitata, così come tanti sono i visitatori da tutta Italia, e qualcuno anche dall’estero, che arrivano per non perdere l‘occasione di vedere dipinti così significativi nel corpus liciniano, raramente esposti”. “ La vera star di questa galleria di ritratti liciniani – commenta Daniela Simoni, presidente del Centro Studi Osvaldo Licini – è il “Ritratto del nonno Filippo”, opera prima del pittore, che l’ha realizzata a soli 14 anni e mai esposta finora. Siamo davvero soddisfatti per l’attenzione che la mostra sta avendo presso la stampa nazionale”. L’esposizione presenta una carrellata delle figure care, che hanno fatto parte della vita di Licini e insieme consente di focalizzare le diverse cifre stilistiche sperimentate dall’artista nei decenni ’10 e ’20, durante gli anni di accademia e poi nei lunghi soggiorni parigini. Ottime occasioni per visitare la mostra, sono gli appuntamenti della rassegna “Incontri d’Arte”. Il prossimo si terrà Giovedì 14 alle ore 21 sul terrazzo panoramico, dove Stefano Bracalente terrà una conversazione d’arte su “Mussio, Cagli, Licini”. Su questo tema lo studioso ha recentemente scritto un saggio, che tratteggiando il contesto storico della “grande trasformazione” – tra anni cinquanta e settanta del XX secolo – e il rinnovamento dei linguaggi artistici che la accompagnò, propone una riflessione sul contributo offerto dai tre artisti legati alle Marche in maniera differente e impegnati, ognuno a suo modo, nella ricerca di un “segno” d’artista che sapesse tornare a farsi originario.


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