Uno dei sit in degli ex lavoratori Sadam
di Paolo Paoletti
“Possono essere tolti tutti gli striscioni anti-centrale da Campiglione” annuncia Gabriele Monaldi della rsu ex Sadam. La centrale a biomasse non si farà, ma le vicende ad essa relative sono tutt’ora in corso e molto faranno discutere. Da un lato troviamo la dura presa di posizione della Powercrop che, dopo aver parlato di oltre 400 posti di lavoro persi per il territorio, è ben determinata ad intraprendere le vie legali per farsi risarcire dalla Provincia di Fermo del danno subito. Dall’altra le istituzioni che, pur vedendo scongiurata la realizzazione del Polo Energie Rinnovabili di Campiglione, si trovano con una valutazione d’impatto ambientale in pieno svolgimento.
Gabriele Monaldi, della r.s.u. ex Sadam aggiunge: ” Il decreto incentivi autorizza solo gli impianti autorizzati e completati entro il 31 dicembre 2018 non dando più la possibilità di portare avanti il progetto di Fermo. Il decreto attualmente permette l’avvio per il gruppo Eridania solo le centrali di Villasor e Russi perché hanno tutte le autorizzazioni e i cantieri già aperti. Da noi la politica attraverso l’ostruzionismo di tanti anni ha fatto una scelta diversa, cioè andare incontro ad un mega risarcimento nei confronti delle società Power Crop – Eridania Sadam, tanto i danni li pagheremo noi cittadini!“.
Gabriele Monaldi che si fa portavoce dell’umore degli ex lavoratori Sadam: “Per noi questa è la fine del film in merito alla centrale. Il giocattolino ‘centrale Sadam’ usato per un decennio da molti politici locali e non solo per campagne elettorali non ci sarà più, speriamo che lo stesso impegno continui verso scempi ambientali che il nostro territorio sta subendo veramente ed è sotto gli occhi di tutti“.
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