Dopo le proteste dei concessionari di spiaggia dello Storione e del Cigno (leggi l’articolo) per una montagna di detriti abbandonata sulla battigia (rimossa in queste ore), ora arrivano anche le lamentele di Giancarla Properzi, dello chalet Duilio. Questa volta osservato speciale è il ripascimento della spiaggia con la sabbia depositata all’interno del porto. Ieri, infatti, alcuni camion hanno iniziato a fare avanti e indietro dall’area a nord dell’approdo al motopontone che ha il compito di riversare l’arenile in mare. Ma quell’area dove giace la sabbia è a pochi metri di distanza dalla prima concessione balneare sangiorgese venendo da sud, Duilio appunto. Lo chalet-ristorante è diviso dall’area portuale solo da una montagnetta di scogli e terriccio sulla cui estremità c’è una recinzione. E Properzi è su tutte le furie: “Hanno iniziato a trasportare la sabbia da una parte all’altra. E quando è cambiato il vento l’arenile e la polvere hanno invaso la nostra concessione balneare, sia tra gli ombrelloni che al ristorante. Morale della favola: molti nostri clienti, sia in spiaggia che sui tavoli del ristorante, sono stati investiti dalla polvere. Ma come si fa a non programmare simili operazioni prestando maggiore attenzione a chi in spiaggia ci lavora come noi? La questione è a monte: un ripascimento non può essere fatto a metà luglio, va fatto a aprile. Lo scorso anno, con i lavori in corso, un’intera colonia di bambini se n’è andata. Quest’anno diversi clienti hanno storto il naso e non so se torneranno da me. E’ uno scandalo”.
g.f.
La sabbia all’interno del porto vista dallo chalet Duilio
Un camion all’opera
Il trasporto della sabbia per il ripascimento
La polvere sollevata dai mezzi pesanti
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