Il gruppo Lega nord
Nasce il coordinamento sangiorgese della Lega nord. A capo c’è Fabio Senzacqua. E si entra subito in clima elezioni. Il primo pensiero del nuovo coordinatore cittadino, infatti, è per i partiti di centrodestra: “Voglio lavorare affinchè si formi una coalizione con Fratelli d’Italia e Forza Italia. Con loro vogliamo cercare l’unità. Il Pd alle ultime elezioni ha vinto perché il centrodestra si è presentato disunito”. Sì, inutile girarci intorno, quella di Senzacqua è anche una risposta al sindaco Nicola Loira che in occasione della Festa de l’Unità ha aperto le porte ai moderati di centrodestra (leggi l’articolo). E le forze civiche che a Porto San Giorgio fanno rima con l’ex sindaco Agostini? “Lavorerò in primis per ricompattare i partiti di centrodestra. A quel punto aspetteremo di vedere che intenzioni hanno i civici”. Sarà per non sbilanciarsi alla sua prima uscita ufficiale, sarà per le esperienze politiche maturate in passato, proprio in Forza Italia, ma Senzacqua cede al politichese: “Organizzeremo da subito appuntamenti e incontri con la cittadinanza e con le categorie produttive per stilare un programma che venga fuori dalle esigenze dei sangiorgesi. Guardiamo il porto insabbiato dove pesa anche un’ordinanza arrivata in piena estate sulle limitazioni al transito delle imbarcazioni con pescaggio superiore ai due metri, guardiamo alle difficoltà delle attività commerciali. E di cose da dire ce ne sarebbero eccome”.
Fabio Senzacqua
Unità nel centrodestra, programmi dettati dalla gente, tutto politically correct, un mantra ripetuto da sempre, da chiunque scelga di buttarsi in esperienze amministrative. Ma la storia recente insegna che il centrodestra sangiorgese arriva all’arma bianca quando c’è da decidere il nome del candidato sindaco. Perché se unità deve essere, un solo candidato deve esistere. C’è chi, come il capogruppo Fi Carlo Del Vecchio, ha posto dei paletti: mai di nuovo con Agostini candidato sindaco. Chi come il coordinatore FdI, Emanuele Morese (presente in conferenza insieme al membro del direttivo nazionale FdI Andrea Putzu) ha detto no a un sodalizio con Forza Italia, con una puntualizzazione arrivata proprio a fine conferenza. Insomma unità, più facile a dirsi che a farsi. Ma Senzacqua sa che è l’unica strada percorribile per cercare di competere con il sindaco uscente Nicola Loira che ha già iniziato a lavorare per allargare la sua coalizione verso il centro, con buona pace della sinistra estrema. “Lo ripeto, io lavorerò per un’unità con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Chi sposa il programma può stare con noi. E mi auguro che il candidato sindaco emerga da questo confronto. Personalmente – conclude Senzacqua rispondendo a una domanda dell’amico Andrea Rogante – non sono interessato a una candidatura a sindaco, e forse nemmeno a consigliere. Il mio impegno è un altro. Se non si va in coalizione? Andremo avanti da soli”. Alla conferenza stampa tenutasi alle 11 al bar Mazzaferro hanno preso parte anche il segretario regionale Luca Paolini, il presidente regionale del Carroccio, Giordano Giampaoli, il commissario provinciale Milco Mariani, Mauro Lucentini del coordinamento provinciale e due membri del nuovo coordinamento sangiorgese, Loredana Properzi, Marco Ciarrocchi (il terzo è Pierpaolo Mazzaferro). “Amici si, con gli altri partiti, ma nella lealtà – puntualizza Paolini – a San Benedetto del Tronto la nostra correttezza non è stata ricompensata. Intanto il primo impegno da qui alle prossime settimane è la battaglia per il no al referendum. Lasciamo che altri dicano in giro che stiamo calando. E’ una falsità. Hanno paura perché stiamo crescendo. Il Pd, con il referendum sulla riforma costituzionale, vuole portare in Italia un’oligarchia. Il Movimento 5 Stelle? Sono tra le forze politiche con maggiori transfughi. Possiamo recuperare anche i loro elettori. D’altronde a Roma stanno dimostrando quanto poco valgono. Il nostro vero avversario è l’astensionismo. Nelle Marche si stanno avvicinando a noi moltissime persone stimate”. “Stiamo crescendo, con il coordinamento sangiorgese ne diamo dimostrazione. E a breve ne sorgeranno di altri nel Fermano – annuncia Mariani – subito in campo per il no al referendum. Se passa il si l’Italia potrebbe diventare una sorta di Turchia sotto Erdogan”. “Noi, nel coordinamento provinciale, abbiamo bisogno di persone come Senzacqua e come i membri – il punto di Lucentini – del coordinamento sangiorgese. Possono fare davvero bene”. “Ci tacciano di razzismo. Noi diciamo no a un’immigrazione fuori controllo. Tra i nostri tesserati abbiamo anche Mustafà, un ragazzo di colore che fa il portiere all’hotel House insieme a Luca Davide, vittima di una campagna infamante da parte di chi lo ha additato come l’assassino di Emmanuel” ricorda il presidente Giampaoli. “Sul caso Davide abbiamo presentato denuncia per diffamazione e istigazione a commettere reati – annuncia Stefano Migliorelli che nei prossimi giorni assumerà l’incarico di coordinatore della Lega a Macerata e che, insieme a Luca Paolini, è avvocato difensore di Davide – l’omicidio di Emmanuel è frutto di una tensione sociale creata dalla speculazione sull’accoglienza. Nella denuncia abbiamo anche indicato le istituzioni che si sono presentate ai suoi funerali”. “Abbiamo un’occasione storica di cacciare il Pd dal Fermano. Io con la mia class action mi affianco alla Lega sul no al referendum”, l’intervento di Paolo Ciuccarelli. La chiosa spetta a Morese che apre subito le porte del suo partito a un lavoro in sinergia con il Carroccio: “Il mio è un si da subito alla Lega e a un’idea comune di amministrazione. Garantisco l’appoggio del mio partito e faccio gli auguri a Senzacqua”. Ma il nodo viene subito al pettine: la Lega apre a Forza Italia mentre Morese, che stringe la mano al Carroccio, ha detto da tempo no a una coalizione con gli azzurri. Dietrofront? Si passa alla linea soft?: “No, anzi – rilancia Morese – io non ho posto paletti a Fi come partito o simbolo – la replica del coordinatore Fdi – ma a quelle persone in Fi, tra cui anche figure apicali del partito, che da tempo vanno a braccetto con Loira. E lo stesso sindaco nei giorni scorsi ha alzato il sipario su questa liaison che va avanti da troppo tempo, almeno dalle passate elezioni”.
Giorgio Fedeli
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