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No a classi ‘pollaio’,
Agostini scrive a sindaco e dirigente scolastico

 

Andrea Agostini

Andrea Agostini

In vista della riapertura delle scuole e della composizione delle classi, il capogruppo 100% Civico Andrea Agostini ha scritto una lettera aperta indirizzata al sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira e alla dirigente dell’ISC Nardi Daniela Medori.

“Apprendo da diversi genitori – scrive Agostini – che presso la scuola secondaria di I grado Nardi sono state costituite classi con un elevato numero di alunni, tale da suscitare numerosi interrogativi sulla sicurezza e sulla salute degli studenti, stanti le diverse criticità architettoniche dei due plessi scolastici”.

Agostini che parla di un potenziale pericolo: “Le classi pollaio, costituite con evidenti forzature per assicurare un mero e cinico risparmio economico, determinano la diminuzione delle condizioni di igiene e salute dei ragazzi, tutelate dalla vigente normativa, un decadimento della didattica ed in specie per gli alunni più fragili e svantaggiati, la negazione delle pari condizioni di apprendimento”.

Da qui la richiesta di chiarimento: “Il sottoscritto chiede quindi se per ogni classe sia pienamente rispettata e tutelata la sicurezza e la salute dei ragazzi, in specie per ciò che attiene al D.M. 26 agosto 1992 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) e al D.M. del 18/12/1975. Si chiede inoltre se per gli studenti svantaggiati e/o in presenza di disabilità sia stato previsto l’inserimento di questi alunni in classi di massimo 22 unità e quindi siano state predisposte tutte le documentazioni e le progettualità necessarie per assicurare loro le migliori condizioni di agibilità spaziali e di apprendimento. In caso contrario si chiede di attivarsi immediatamente presso gli uffici preposti per la concessione immediata di una settima classe in organico di fatto”.

La nota di Agostini prosegue: “Si chiede infine, in caso di diniego di una settima classe in organico di fatto, al Sindaco, al Dirigente ed anche ai docenti stessi, quali responsabili dei loro studenti anche essi ex art. 2048 c.c., di interessare senza indugio il locale ufficio della Prefettura a che vengano attesi tutti i diritti dei ragazzi e delle loro famiglie. Non sfugga specie al sindaco il fatto che questa è non è una schermaglia politica e neppure una mera problematica giuridica, bensì essa rappresenta nel concreto la difesa della sicurezza e del decoro degli ambienti e soprattutto la tutela del diritto alle migliori condizioni di apprendimento di studi per i nostri ragazzi sangiorgesi”.

 


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