Parcheggi “riservati” con le sedie:
scatta il sequestro

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Le sedie sequestrate nella traversa di via Boni

Una prassi consolidata, in uso da anni, per non dire decenni. Ma comunque illecita. E così scatta il sequestro dei vigili urbani. Ieri pomeriggio la polizia municipale di Porto San Giorgio è stata chiamata a intervenire in una piccola traversa di via Boni per delle sedie piazzate in mezzo alla strada, una collocazione con un chiaro fine: tenere liberi dei parcheggi per evitare che fossero occupati da vetture, o magari per tenerli “riservati” per alcune auto in particolare. Questo non è dato saperlo dal momento che ancora non si sa di chi siano quelle sedie. Fatto sta che i vigili urbani sono intervenuti  e, dopo aver effettuato una ricerca per individuare il loro proprietario senza risalire a un nome ben preciso, le hanno sequestrate e trasportate al comando. E’ stato redatto un verbale di ritrovamento per oggetti “abbandonati in strada”. E con ogni probabilità la storia finirà qui. Sì perché se qualcuno dovesse presentarsi al comando della Municipale dimostrando di essere il loro legittimo proprietario, i vigili gli riconsegnerebbero sì le sedie ma, con al seguito, un verbale per occupazione di suolo pubblico. Per farla breve, una multa da 169 euro. “Invitiamo a non macchiarsi di comportamenti che fomentano odio sociale – il commento del comandante della Municipale, Giovanni Paris – spesso abbiamo avuto notizia di automobilisti che hanno rimosso delle sedie qua e là e si sono ritrovati le vetture graffiate”. Uno spunto per il comandante Paris, l’episodio di ieri,  per una riflessione a ampio raggio sugli scontri verbali che si scatenano anche sui social network, e che spesso hanno come “bersaglio” proprio i suoi agenti tra controlli e multe: “Troppo spesso si parla senza conoscere come stanno realmente le cose. Qualcuno, per fare un esempio, ci ha criticati perché nei giorni scorsi qualcuno ci avrebbe visto controllare i bagnini. Ma stiamo scherzando? Siamo andati in spiaggia per verificare l’eventuale presenza di buche per i fuochi di Ferragosto. Purtroppo ci sono tante persone che hanno voce ma la utilizzano nella maniera più sbagliata. Sembra quasi che qualcuno cerchi, o desideri il problema, o crei la polemica, solo per sfogarsi, a partire dai social. Finiamola con il populismo e la demagogia. Tutto questo ci porta a un appiattimento verso il basso. E in questo scenario è fin troppo facile distorcere la realtà e scagliarsi contro la Municipale, ormai vittima sacrificale. Nessuno però dice che abbiamo passato un’intera stagione estiva con una sola persona in ufficio. Nessuno si sogna di parlare quando risolviamo problemi per la collettività. E magari in pochi conoscono le difficoltà di chi lavora con una divisa. Abbassiamo tutti i toni e torniamo con i piedi per terra. Noi non prendiamo un’indennità da capro espiatorio“.

g.f.


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