di Paolo Paoletti e Nunzia Eleuteri
Sono oltre 200 gli sfollati nel territorio della provincia di Fermo. Ingentissimi i danni nei vari comuni, sia ad abitazioni private che a chiese ed altri edifici pubblici. La situazione più critica si registra nella frazione di San Cristoforo, ad Amandola, dove il campanile pericolante della chiesa minaccia l’intero centro abitato. E’ proprio la zona montana quella che sta soffrendo di più ma che allo stesso tempo cerca di andare avanti con una grande dignità.
E’ stata una lunga notte ad Amandola dove è stato allestito un centro accoglienza all’interno del palazzetto dello sport adiacente al campo sportivo per accogliere le persone rimaste senza casa. Oltre 100 brandine piazzate dalla Protezione Civile dalla Croce Rossa con il supporto dell’amministrazione comunale. Volontari che hanno operato incessantemente. Non ci sono disagi che riguardano cibo o abbigliamento. Sono arrivati cuscini, coperte, fazzoletti e beni di prima necessità.
Una notte trascorsa fuori casa tra paura, rassegnazione ed altre scosse. L’assessore di Amandola Chiara Sciré racconta: “Ho visto una grande dignità degli anziani e delle persone che hanno le case inagibili o addirittura diroccate. Ho visto la grande mobilità dei giovani, presenti e attivi, divisi tra aiuto in ospedale e al palazzetto dello sport. Ho visto un Sindaco che non dorme da ore e ore e vigila costantemente senza fermarsi un attimo. Ingegneri che valutano la pericolosità degli edifici. La protezione civile e la Croce Rossa, più che efficienti, si stanno occupando dell’organizzazione dell’accoglienza al Palazzetto dello sport”.
Un paese in ginocchio che trema ancora e guarda la vicina Arquata con paura e compassione. Il sindaco Adolfo Marinangeli non dorme praticamente da due giorni ed è impegnato su più fronti. Prima l’emergenza dell’ospedale, poi l’assistenza e la vicinanza ai cittadini che si sono trovati con una casa inagibile.
Nella giornata di oggi il senatore Francesco Verducci ha fatto visita ai comuni del fermano maggiormente colpiti dal sisma, Amandola e Montefortino. Insieme a lui i sindaci Adolfo Marinangeli e Domenico Ciaffaroni. A Montefortino erano presenti anche mons. Pietro Orazi, vicario dell’Arcidiocesi di Fermo e direttore della Caritas diocesana e don Giordano Trapasso. A fare da guida anche il capo dei due campi d’accoglienza nonché responsabile della protezione civile provinciale Maurizio Zingarini.
“Sono oltre 200 gli sfollati nel fermano ed i danni sono tanti, è andata molto bene che non ci siano stati feriti, ho visto case sventrate”. Inizia così il racconto testimonianza di Verducci: “Ad Amandola abbiamo visitato l’ospedale, la struttura di ospitalità gestita dalla protezione civile e la frazione di San Cristoforo, quella più colpita dal sisma, con il maggior numero di sfollati e dove c’è un campanile pericolante che minaccia il centro urbano”.
In merito alla struttura sanitaria di Amandola, Francesco Verducci commenta: “E’ una questione fondamentale. Le verifiche devono essere concluse nel minor tempo possibile. Una volta arrivati gli accertamenti, si dovrà fare il possibile per permettere all’ospedale di avere una continuità funzionale e continuare ad operare, inizialmente anche solo per il pronto intervento, scongiurandone la chiusura. Non deve essere spenta, salvo ovviamente il verdetto degli accertamenti, la continuità operativa di uno spazio così importante per l’area montana“.
Sul fronte umano, Verducci ha avuto modo d’incontrare e parlare con tanti sfollati: “La situazione è pesante sia ad Amandola che a Montefortino, con molti nuclei familiari, compresi tanti bambini, che sono stati costretti ad abbandonare le loro case e che trascorreranno, di fatto, quella che è la loro terza notte fuori. Devo segnalare il lavoro egregio che viene svolto dai volontari nei due campi accoglienza e il grande impegno dei sindaci“.
Il sopralluogo di Verducci proseguirà a Montegiorgio, Falerone, Monsampietro Morico, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano. “Voglio evidenziare le reazioni delle amministrazioni comunali – aggiunge Verducci – di fronte a queste grandi difficoltà tutti hanno avuto grande compostezza”. C’è poi l’appello finale: “Ci sono tanti bambini rimasti senza casa, è fondamentale recuperare dei giocattoli per loro. Cose semplici come fogli di carta, matite per colorare, pennarelli”. Domani mattina Verducci prenderà parte, alle 9, ad una riunione in Regione con il Governatore Luca Ceriscioli, i parlamentari marchigiani e i responsabili di protezione civile delle varie province per fare il punto della situazione. Regione Marche che questa mattina ha stanziato 1 milione e 500 mila euro per l’emergenza sisma.
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