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Niente tasse per i Comuni colpiti dal terremoto: i dati della Regione non corrispondono, esclusa Amandola

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Un’abitazione di Amandola

 

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di Paolo Paoletti

Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Montegallo, Montemonaco e  Montefortino: niente altro. Nessuna traccia di Amandola nel decreto di differimento dei tributi per i soggetti residenti nei comuni nei quali il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini. Eppure le immagini che in questi giorni sono arrivate del comune montano parlano chiaro: case distrutte, una frazione, quella di San Cristoforo, quasi completamente evacuata con il campanile pericolante che minaccia il centro abitato, famiglie sfollate, danni a chiese, all’ospedale, edifici pubblici ed abitazioni private per migliaia e migliaia di Euro.

Di fronte a tutto questo  scenario di devastazione, nel decreto che il Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan ha approvato su indicazione del Governo, non vi è traccia di Amandola. La notizia ha lasciato tutti increduli visto che Montefortino ed Amandola si trovano ad affrontare le stesse identiche difficoltà. Una situazione simile si sarebbe verificata anche nel maceratese con tantissimi comuni lasciati fuori dall’elenco. A spiegare come starebbero le cose, nel caso specifico di Amandola, è il sindaco Adolfo Marinangeli. Alla base del decreto, non vi sarebbe infatti la volontà diretta di escludere il comune montano da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma una non coincidenza dei dati comunicati dalla Regione Marche al Governo con quelli inviati dal Comune di Amandola.

“Da questa mattina sto cercando di far capire all’ufficio regionale che i dati che hanno sono sbagliati, non sono quelli comunicati dal Comune – è il commento del sindaco Adolfo Marinangeli – li ho inviati nuovamente ma loro non prendono atto. Ho avuto l’appoggio della presidente della Camera Boldrini che viene oggi pomeriggio ad Amandola. La Regione sta gestendo dati diversi, non si capisce perchè noi ad Amandola abbiamo un trattamento differente. Dalle 8 di questa mattina  sto cercando di far capire questo e non ci sono ancora riuscito, ho di fronte un muro in cemento armato”. 

Ieri sera la riunione del Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato d’emergenza per i territori colpiti e stanziato i primi 50 milioni di euro che sono destinati agli interventi di immediata necessità che verranno coordinati dalla Protezione civile. La presidente della Camera Laura Boldrini ha annunciato che farà una visita ad Amandola nel pomeriggio di oggi (leggi l’articolo)

 

LE REAZIONI

Il consigliere regionale di maggioranza Francesco Giacinti si è subito messo in contatto con l’assessore Angelo Sciapichetti: “Mi ha detto che la Regione si è subito attivata per bloccare il decreto per permettere l’inserimento di Amandola e di Castel Sant’Angelo sul Nera. Mi ha detto che la scelta potrebbe essere arrivata non basandosi suoi dati ma sul numero degli edifici strategici dichiarati inagibili come caserme, comune ecc. Forse, e sottolineo il condizionale, questa  cosa potrebbe aver fatto la differenza in un primo momento.  La Regione si è attivata per bloccare l’operatività del decreto per permetterne l’aggiornamento”.

Durissima la replica del consigliere regionale di Forza Italia Jessica Marcozzi: “Quanto appreso in queste ore ha dell’inverosimile, oltre al danno immane, molti nostri concittadini che hanno pagato amaramente le conseguenze del sisma, devono subire dal Governo anche la beffa. Il Consiglio dei Ministri ha infatti stilato la lista dei Comuni colpiti dal sisma del 24 agosto per i cui residenti sarà disposto il differimento dei tributi. Ebbene, veniamo al dunque, nella lista non figurano né Amandola, per la Provincia di Fermo, né i Comuni del Maceratese maggiormente colpiti dal terremoto. Uno scandalo, non ci sono altre parole per definire l’atteggiamento istituzionale adottato dal Governo nei confronti di tanti nostri concittadini delle province di Fermo e Macerata. Un’ingiustizia che va denunciata a tutti i livelli. Il mio dovere di rappresentante dei Marchigiani mi impone, al riguardo, una presa di posizione netta e durissima. Mi sono già attivata affinché, ferma restando tutta l’inadeguatezza di questo Governo a gestire la nostra Nazione, venga immediatamente posto riparo a questa scandalosa decisione. Se così non sarà, adotterò qualsiasi provvedimento di mia competenza, a partire dal Consiglio regionale, affinché per i nostri concittadini più sfortunati sia fatta giustizia”.

La vicepresidente del consiglio regionale, Marzia Malaigia, esprime forte disappunto sul mancato inserimento,nel decreto del differimento dei tributi per i soggetti residenti nei comuni colpiti gravemente dal terremoto, dei Comuni di Amandola, Monsampietro Morico, Gualdo di Macerata, Penna San Giovanni, Sarnano, Monte San Martino, Santa Vittoria in Matenano. Sono Comuni nei quali la Vicepresidente si è recata personalmente in questi giorni e nei quali ha constato uno stato di emergenza totale,il crollo di numerose abitazioni ,cumuli di macerie e numerosi edifici pericolanti con la conseguente precaria sicurezza dei cittadini. “La delusione , se non la rabbia, è grande – afferma Malaigia – il Governo nazionale ha dimenticato i nostri concittadini che si trovano ad affrontare le stesse difficoltà dei comuni inseriti nella lista stilata dal Consiglio dei Ministri quali comuni assolti dagli obblighi fiscali. L’esclusione dei provvedimenti per i Comuni citati è inconcepibile e nel mio ruolo di rappresentate istituzione di tutti i cittadini marchigiani mi attiverò affinché si ponga rimedio a tale vergognosa dimenticanza”. La vicepresidente proseguirà a tenersi in contatto con i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto quale portavoce delle loro esigenze in particolare modo nei confronti del Governo nazionale.

 

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La comunicazione nel sito ufficiale della Presidenza del Consiglio del Ministri

 

 

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