facebook twitter rss

Agostini duro sui T-Red: “3.051
infrazioni invalidate,
ammettano l’errore e annullino tutto”

semafori t-red

L’ex sindaco Agostini non molla la presa sui T-Red. E dopo aver ricevuto la risposta alla sua interrogazione, ieri sera in consiglio comunale, rincara la dose: “Il fatto è noto. Loira & co. sono tornati di corsa sui loro passi dopo avere voluto ed attivato i T Red su due incroci semaforici della statale Adriatica 16 in tutte le direzioni, senza nessuna campagna informativa, anzi avvisando la sera del 24 per la mattina del 25 giugno alle 7 e disponendo la segnaletica nei giorni quando già il servizio era attivo, elezioni alle porte e forse anche temendo per se stessi, che le grida ieri sera dentro e fuori il consiglio comunale di un Gigio Lu Mongu multato ed infuriato per l’ingiustizia subita in attesa del verde oltre la striscia bianca. Ed ecco spuntare la delibera di giunta n.165 del 23/8/16: non multare le infrazioni rilevate fino alle 6.45 del 28 e del 29 giugno a seconda dell’incrocio, soprattutto abbonare tutto quanto rilevato dal “Sistema di controllo semaforico 1 – SS16-via Don Minzoni/via Collina” per i veicoli provenienti da sud e per quelli provenienti da est e che devono svoltare a sud, sia per il passato che per il futuro. Un illecito penale l’interferenza politica nella gestione diretta, un illecito penale per chi ad illecito amministrativo rilevato si gira dall’altra parte, un danno erariale il mancato incasso su infrazioni rilevate. Un clamoroso pasticcio pur di fare cassa necessita, per cercare di venirne fuori, di uno straordinario numero circense che l’interrogazione consiliare 100% civico ieri in consiglio comunale ha svelato.
Quante sono le infrazioni rilevate che si è deciso di non validare? Ben 3.051.
E perché le infrazioni rilevate non sono stata validate ? Per “ragioni prettamente tecniche, ad esempio targa illeggibile, passaggio di mezzi di soccorso, lavori eseguiti dal Ciip o Enel, e via dicendo. 

L'ex sindaco Andrea Agostini

L’ex sindaco Andrea Agostini

Evidentemente ci troviamo sotto i bombardamenti con un continuo andirivieni di ambulanze mentre operai ricostruiscono linee idriche ed elettriche. A tacere poi dell’annoso problema delle targhe illeggibili, una vera e propria emergenza sociale – il sarcasmo di Agostini – tipicamente sangiorgese.
Ma a quanto ammontano per valore economico le infrazioni rilevate e non validate? Mi viene risposto che non è possibile la quantificazione. Il pallottoliere comunale di “Paperon Nicola” ha dunque smesso di contare danari, ma possiamo per difetto stimare che si tratta di un bello stralcio da almeno 125.091 euro, rapportando il tutto alla sanzione minima di 41 euro quale è la semplice attesa del verde oltre la striscia bianca di arresto che tanto fa infuriare Gigio e non solo. E non è finita qui. Si fa cassa su tutto. Anche su supposte spese che tali non sono stando al chiarimento da noi civici richiesto e puntualmente dato dagli uffici comunali.
Infatti la sanzione dei 41 euro se pagata in 5 giorni scema ad euro 28,70 che diventano 39,73 euro, oltre la decurtazione di 2 punti della patente, causa euro 11,3 di rimborso spese. Attenzione. La sola spesa viva di notifica è di euro 6,60. Il resto è un mettere a carico dei cittadini che ricevono le notifiche, le spese necessarie a notificare gli atti a chi si sottrae. In altre parole il Comune fa una previsione di spesa di recupero somme per l’intero di tutti gli illeciti contestati e la ripartisce per ciascuno di coloro che pagano già alla prima richiesta. Insomma il Comune prende per chi non paga da chi paga sotto la voce di spese che il singolo contribuente però non ha causato e che l’ente di fatto non ha per lui sostenuto”.

Quindi la soluzione suggerita dal capogruppo 100% Civico:

Loira & co. ultimo avviso da parte nostra: sono ancora in tempo a ripararsi non solo dalla Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, che a prescindere dagli esposti leggono comunque i giornali, ma soprattutto dai sangiorgesi. Ammettano l’errore ed azzerino tutto. Confessino l’ingiustizia “mangiadanari” di queste tasse occulte contro le quali di fatto non esiste tutela (70 euro di spese vive dal Giudice di Pace per impugnare la vostra multa di 41 euro) e limitino le sanzioni rilevate in automatico solo a coloro che effettivamente hanno attraversato con il semaforo rosso ponendo quindi in pericolo l’incolumità pubblica”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA



Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti