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Verde Mare, la protesta sulla ss16: “La politica dov’è?”, Calcinaro e Torresi: “Non possiamo fare nulla”

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Dalle catene ai cartelloni. E dalle proteste alle domande che attendono una risposta. Oggi pomeriggio gli operai che lavorano al camping Verde Mare di Marina palmense, dopo essersi incatenati questa mattina all’interno della struttura a causa dei sigilli apposti dalla guardia di finanza (leggi l’articolo), si sono spostati sulla statale Adriatica. All’imbocco della stradina che conduce proprio al villaggio vacanze sequestrato per lottizzazione abusiva, hanno piazzato delle sedie, un tavolino e una sfilza di cartelloni. Convinti di tornare anche domani e nei giorni a seguire, meglio organizzati. E proprio attraverso la vernice hanno espresso tutto il loro disagio. “Dove sono le istituzioni?”, “Colpo mortale al turismo”, “Diritto al lavoro”, “Grazie politici”, “Giù le mani dal Verde mare”. E per chiudere “Grazie dell’aiuto comunale”. Con gli operai, in strada, anche i lavoratori che all’interno della struttura hanno le loro attività: “E’ un disastro. Così ci mettono in ginocchio – le parole di Simone Levi, titolare di un supermercato nel campeggio – quell’attività è la nostra unica fonte di reddito. Credo, a questo punto, che nella situazione del Verde mare ci siano moltissimi altri campeggi”. “Sembra impossibile che non si possa trovare una situazione – aggiunge Oliviero Vulcani, proprietario dell’edicola del Verde mare – questa struttura lavora da decenni. Le istituzioni, in questa situazione di estrema difficoltà, devono stare al fianco di chi vive il problema”. Loro, tutti, sanno bene che, con un provvedimento giudiziario, l’amministrazione fermana può nulla. “Ma almeno qualcuno dal Comune – il punto di Francesco Mora, uno degli operai in protesta – poteva farsi vedere per solidarietà. Pensiamo all’assessore Mauro Torresi, che è di Marina palmense”.

Calcinaro Paolo

Il sindaco Paolo Calcinaro

E la risposta arriva direttamente dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: “Capisco il senso di difficoltà dei lavoratori e degli imprenditori. Mi dispiace per la loro situazione. Nel merito, però, con un’inchiesta giudiziaria in parte ancora in fase di indagine, non vedo cosa possa fare l’amministrazione. Non credano che non siamo preoccupati anche per le ricadute, a partire dal lavoro e dal turismo, per l’intera Fermo ma deve esserci correttezza nei ruoli, correttezza nei confronti degli inquirenti e dei difensori. Se ci si aspettava un’amministrazione tifosa della magistratura o degli avvocati, ci si sbagliava. Voglio esprimere la vicinanza, a livello morale, ai lavoratori. Siamo disponibili a qualsiasi interlocuzione con loro e con la proprietà per eventuali percorsi futuri ma, comunque, diversi e distaccati dalle indagini“.

L'assessore Mauro Torresi

L’assessore Mauro Torresi

 

A seguire arriva anche l’assessore Mauro Torresi, chiamato direttamente in causa dagli operai in protesta: “Io sono in contatto quotidianamente con Felice Chiesa. Capisco bene il problema. E so che Marina palmense vive del Verde mare. Faremo quello che possiamo fare ma, in una vicenda giudiziaria, nel limite dei ruoli“.

di Giorgio Fedeli

 

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Il proprietario del Verde Mare, Felice Chiesa

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