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T-Red, il rovescio della medaglia
dell’assessore Vesprini:
“Sanzionato meno di un mezzo su mille”

PORTO SAN GIORGIO - Il delegato alla viabilità aggiunge: "Gli introiti derivanti dalle sanzioni. Saranno ancora reinvestiti per rendere più sicure le nostre strade e per le esigenze della collettività, come peraltro prevedono le leggi dello Stato"

 

t-red

Un T-Red

I T-Red, ovvero gli occhi elettronici istallati in due incroci lungo la statale Adriatica (quello con viale don Minzoni e quello con via Milano) sono oggetto di polemiche fin dalla loro attivazione. Con picchi di acredine raggiunti nei giorni scorsi, quando è emerso che nelle prime due settimane di attività, sono state elevate 600 sanzioni. I dati sono dati. Ma l’assessore alla viabilità Valerio Vesprini li contestualizza in un’ottica più generale”Sui controlli negli incroci cittadini, corre l’obbligo fare delle opportune precisazioni, anche per smorzare i toni con i quali sono stati esaltati i numeri resi noti in questi giorni accostandoli alla parola strage. Solo se letto con superficialità, il dato dei 600 verbali di contestazione al codice della strada elevati in 13 giorni (leggi l’articolo) può apparire esagerato. Se analizzato sui due incroci oggetto dei rilievi invece significa che per ciascuno di essi sono state mediamente elevate 23 sanzioni al giorno.

Partendo dal dato prudenziale che all’incrocio centrale, cioè quello tra via Don Minzoni e la Statale 16, transitino oltre 25 mila veicoli al giorno si evince che le 23 sanzioni corrispondono a nemmeno un mezzo  su 1.000 (0,09%). Ora, a prescindere dalla crudezza dei numeri, le scelte di questa amministrazione comunale hanno avuto, ed hanno come unica coordinata la sicurezza della viabilità e dei cittadini, considerato che proprio da questi ultimi sono arrivate le numerosissime richieste di controllo di quegli incroci semaforici e degli attraversamenti pedonali a chiamata. Tra l’altro, non è segreto per nessuno il fatto che, anche nel nostro Comune vi siano stati casi di incidenti a pedoni, investiti proprio sulle strisce pedonali, così come vi sono stati numerosi incidenti tra veicoli proprio sui due incroci oggi video controllati. Ed allora, al cospetto di tale scenario non potevamo esimerci dall’esercitare responsabilmente una forte azione di controllo a tutela di tutti, cioè anche di coloro che abitualmente violano la luce rossa semaforica o che hanno la cattiva abitudine di occupare, con le loro auto, il posto dedicato all’attraversamento pedonale.

Valerio Vesprini

L’assessore alla viabilità, Valerio Vesprini

L’amministrazione, fin dal suo insediamento, ha intrapreso una politica incentrata sulla sicurezza stradale, in scia agli specifici orientamenti nazionali e comunitari. L’ha fatto investendo centinaia di migliaia di euro sulle asfaltature e sulla manutenzione di quelle esistenti, intervenendo per svariati chilometri sulla rete stradale cittadina, realizzando due rotatorie sulla statale Adriatica che hanno ridotto la velocità media in quei tratti e facilitato il flusso dei veicoli nelle vie interessate. In ultimo, il bando della rilevazione semaforica sugli incroci maggiormente ‘sensibili’ e l’installazione del sistema “Pedone sicuro” sul lungomare nord.

Senza ipocrisie, l’amministrazione ha valutato gli introiti derivanti dalle sanzioni. Saranno ancora reinvestiti per rendere più sicure le nostre strade e per le esigenze della collettività, come peraltro prevedono le leggi dello Stato. Consideriamo la sicurezza un bene comune primario. I dati nazionali li conoscono tutti, i più preoccupanti riguardano due ruote e pedoni. Sulla strada, dicono le statistiche, un morto su due va a piedi. Gli incidenti non sono soltanto un dramma per chi li vive e un trauma umano, rappresentano anche un costo per la collettività. Se non facciamo qualcosa la piaga rischia di peggiorare”.


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