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La Croce azzurra si siede a tavola: quando l’emergenza rafforza l’amicizia

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Quando tra volontari nasce l’amicizia, quando l’emergenza contribuisce a rafforzare dei legami umani e affettivi che diventano indissolubili. Quando si rappresenta un’eccellenza per la città ma si lavora a testa bassa senza mai tenerlo in considerazione. Insomma un’associazione che, prima di tutto, è un gruppo unito dinanzi alle urgenze ma anche pronto a ritrovarsi attorno a un tavolo per passare dei momenti di allegria, senza mai allontanare troppo l’orecchio dalle radio, e con i motori delle ambulanze sempre accesi. Ieri sera la Croce azzurra si è riunita, con circa cento persone tra militi e amici, attorno al tavolo per la consueta cena sociale a suon di polenta, vino rosso, dolci e asado sapientemente preparato da Julio Ricci, uno dei fondatori del sodalizio sangiorgese. E a omaggiare il quotidiano lavoro dei volontari della pubblica assistenza sangiorgese sono arrivati il sindaco Nicola Loira e il suo vice Francesco Gramegna.

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Il sindaco Nicola Loira con il presidente Marisa Trobbiani e il vicesindaco (seduto) Francesco Gramegna

“Ringrazio a nome di tutti i sangiorgesi i volontari e i vertici della Croce azzurra per il loro incessante lavoro – il saluto del primo cittadino Nicola Loira – vedo soci della prima ora spalla a spalla con dei ragazzi giovanissimi. E’ questo lo spirito vincente che ci fa, tutti insieme, guardare al futuro. Certo, tifare per la Croce azzurra, è un gesto di egoismo perché vigila sulle nostre vite ma come si fa a non farlo: la pubblica assistenza si fa apprezzare in città ma anche fuori territorio. E l’ultima dimostrazione è stata il prezioso sostegno alle popolazioni terremotate. La crescita dell’associazione dipende da tutti noi sangiorgesi partendo dal contributo in termini di risorse umane. Nei mesi scorsi abbiamo passato dei momenti difficili (con i ribaltoni societari) ma la caparbietà e l’amore per Porto San Giorgio del presidente Marisa Trobbiani e di alcuni soci hanno fatto sì che il sodalizio si lasciasse alle spalle la bufera”. Dal sindaco a Julio Ricci: “Io vorrei un applauso per il fondatore Giorgio Tombolini”, desiderio subito esaudito con una sala che ha respirato momenti di commozione in ricordo del fondatore della Croce azzurra. “Voglio davvero ringraziare di cuore tutti i volontari per quello che fanno. La cena – le parole del presidente Marisa Trobbiani – è in loro onore. Ringrazio anche il centro sociale Ete Caldarette per la polenta. E’ stata una serata davvero ben riuscita, che l’associazione ha voluto regalare ai suoi volontari, un momento per stare tutti insieme, una tradizione che si rinnova”.

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