Il deputato Pd, Paolo Petrini, con gli operai del Verde Mare
E’ arrivato intorno alle 11,30, si è fermato a parlare con gli operai in protesta. E poi due chiacchiere con Felice Chiesa. Paolo Petrini, deputato del Pd, questa mattina è arrivato a Marina palmente, lungo la statale Adriatica, per incontrare gli operai che da giorni stanno manifestando contro il sequestro del villaggio vacanze Verde Mare su cui la Finanza ha apposto i sigilli per lottizzazione abusiva. “Conosco da mesi la questione che può estendersi non solo a altri campeggi del territorio ma anche a livello nazionale. C’è stata una diversa interpretazione delle norme – il punto del deputato Pd – tra i titolari dei camping e il tribunale di Fermo. Tutto questo è accaduto perché in Italia su roulotte e case mobili hanno legiferato sia le Regioni che lo Stato. Un pasticcio per le competenze appunto tra Stato e Regioni, in conflitto da anni. Tutti fanno tutto. Un motivo in più per votare sì al referendum. Mi sembra, comunque, che ci siano le competenze per affrontare da subito il problema facendo chiarezza e cercando una più appropriata interpretazione della normativa nazionale in relazione alle esigenze competitive di quest’offerta turistica. Se c’è la giusta rappresentazione degli operatori anche a livello nazionale così da sensibilizzare il Governo credo che si possa, tramite legge di bilancio, normare l’utilizzo delle roulotte e delle case mobili con più certezza. Mi farò portavoce di quest’esigenza alla Camera dei deputati. Non posso esimermi“. Dice la sua anche Alberto Cognigni, ex consigliere comunale: “L’amministrazione dovrebbe convocare un consiglio comunale aperto e incontrare i titolare di tutti i campeggi. questo è un problema gravissimo. Se chiude il Verde Mare, Marina palmense è morta”.
g.f.
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