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Fondi europei a Grottazzolina:
il “Novelli” tempio
del teatro contemporaneo

INVESTIMENTI - In attesa della presentazione del progetto esecutivo, indiscrezioni sul futuro e sui rivoluzionari cambiamenti che attendono il teatro

teatro ermete novelliDa Bruxelles a Grottazzolina. Il Comune dell’entroterra fermano è, infatti, è uno dei tre della provincia di Fermo ad aver ricevuto fondi europei veicolati dalla Regione Marche all’interno degli interventi per il patrimonio culturale. Sono 250 mila euro destinati al teatro “Ermete Novelli” che, nelle intenzioni del bando, dovrebbe divenire punto di riferimento per il teatro contemporaneo dal vivo, all’interno della categorie definita “Il Contemporaneo” che vede Fermo come ente capofila.
Dall’ufficio tecnico del Comune fanno sapere che entro 120 giorni dalla firma in Regione, il comune di Grottazzolina dovrà presentare un dettagliato progetto esecutivo che verrà valutato da un’apposita commissione. Dovrà rispettare alcune linee guida: in particolare il ripensamento degli spazi teatrali per renderli fruibili da quelle compagnie che hanno esigenze diverse da quelle tradizionali. Spettacoli pensati e messi in scena in modo diverso, quindi. Non più un teatro in cui il pubblico è seduto in platea a fruire degli attori sul palco ma si potrebbe, ad esempio, pensare a delle poltrone mobili se non addirittura ad un ribaltamento dei punti di vista. Con il pubblico sul palco e sui palchetti laterali e gli attori in platea. La stessa platea potrebbe essere rivoluzionata anche per essere utilizzata per ospitare manifestazioni diverse da quelle puramente teatrali. Inoltre al piano inferiore c’è un altra sala che opportunamente allestita, potrebbe essere utilizzata come foyeur. Il tutto per arrivare a organizzare iniziative che potrebbero poi essere inserite all’interno di circuiti culturali. Sarà importante anche collegare attraverso le nuove tecnologie informatiche il teatro ad altri luoghi di Grottazzolina. Il progetto esecutivo comprenderà anche lavori di consolidamento strutturale dell’edificio che, nel corso del tempo ha visto vari interventi, tra cui la costruzione di un piano in più rispetto a quello originario. “Sappiamo dove vogliamo arrivare, ora resta da definire il come arrivarci, e questo lo faremo attraverso il progetto esecutivo”, concludono dall’ufficio tecnico del Comune della Valtenna.

a.g.


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