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Ciccioli, aut aut a Morese:
“Se vuole appoggiare Agostini lo faccia
ma non come FdI”

PORTO SAN GIORGIO - Il portavoce regionale di Fratelli d'Italia: "Nel nostro partito le decisioni nei Comuni sopra i 15mila abitanti, dove si vota con il proporzionale, non sono di competenza autonoma degli organi locali"
Il portavoce regionale Fdi-An, Carlo Ciccioli

Il portavoce regionale Fdi-An, Carlo Ciccioli

Ciccioli vs Morese, atto terzo. Ieri il portavoce regionale di FdI ha bocciato categoricamente l’appoggio e la ricandidatura dell’ex sindaco Andrea Agostini (leggi l’articolo) provocando la dura reazione del coordinatore comunale FdI (ancora per quanto?), Emanuele Morese, vicino proprio all’ex sindaco, al grido “nessuna ingerenza da Ancona” (leggi l’articolo). E oggi, come era prevedibile, arriva l’aut aut di Ciccioli: “La mia è una risposta, anche se non dovuta, al giovane Morese. A lui va concesso il beneficio dell’inesperienza e della giovane età, condizioni che spesso portano a fare errori ed a parlare fuori posto. Ma per estrema franchezza va subito detto che Fratelli d’Italia è un partito nazionale, con un suo leader ed una chiara linea politica. In questa c’è anche l’indicazione di privilegiare sempre, nella chiarezza, l’unità del centrodestra, che è prerogativa per vincere le elezioni, evitando formule confuse o fuorvianti. Nulla vieta, anzi è doveroso per conseguire il successo, aggiungere altre formazioni locali.

Il coordinatore FdI, Emanuele Morese

Il coordinatore FdI, Emanuele Morese

Se Morese vuole avere posizioni civiche o localistiche è liberissimo di farlo, ma non con Fratelli d’Italia. È anche un po’ presuntuoso da parte sua dettare la linea. Proprio perché siamo un partito a carattere nazionale, questa va condivisa con gli organi superiori. Gli è stato detto in più occasioni in passato, in riunioni provinciali e regionali, evitando per opportunità di contraddirlo sulla stampa. Anche questa volta non è stato neppure citato.

Se vuole appoggiare Agostini a sindaco, come ha fatto nelle scorse elezioni comunali, può farlo tranquillamente, ma non come esponente di Fratelli d’Italia. Nel nostro partito le decisioni nei Comuni sopra i 15mila abitanti, dove si vota con il proporzionale, non sono di competenza autonoma degli organi locali. Se non gli sta bene, si metta in proprio: non certo lui a decidere se presentiamo o meno il nostro simbolo“.


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