Un progetto ambizioso, rendere l’alimento più comune un elemento di unicità, come spiega lo chef Pazzaglia: “Cosi come avvenuto per i vini, vorremmo raggiungere questo traguardo. Sappiamo che non sarà facile ma ce la metteremo tutta per far sì che nella nostra provincia si inizi a dare segnali di una nuova e più qualificata accoglienza agli ospiti delle nostre strutture ristorative. Abbiamo imparato ad abbinare i nostri vini alle pietanze, cosi dobbiamo fare per il pane. Cercheremo nei tre appuntamenti di far conoscere al meglio la qualità e le peculiarità dei nostri grani antichi e delle farine da essi prodotte”.
“Dobbiamo saper proporre i prodotti che il territorio ci offre – ha aggiunto Lucini – e far gustare i sapori e i profumi dei grani autoctoni oltre a far apprezzare agli ospiti la qualità del prodotto. Questo progetto parte da questa terrà, con l’auspicio di poterlo espandere a livello nazionale”.
Tre tappe, sempre al “Tentacolo” di Porto San Giorgio, durante le quali chef e panificatore hanno studiato i pani da proporre che si legano alle pietanze di pesce, anche questo stagionale. Per il primo appuntamento di venerdì (28 ottobre), lo chef Astrid Covi propone ai suoi ospiti il seguente menu, abbinato al pane prodotto con farina di “Jervicella”:
Benvenuto: Cruscraker con semi di lino lavanda e limone con burro alla bottarga di muggine.
Antipasto: Tartara di ricciola su insalatina di cavolo bianco e perle di pompelmo abbinato a un pane alla maggiorana e capperi
Primo piatto: Zuppa di cozze calamaretti casciaroli, patate e maltagliati di Jervicella in crosta di pane alla cicerchia, aglio e rosmarino
Secondo piatto: Spezzatino di merluzzo con uva pizzutella e pinoli abbinato ad un pane integrale all’alloro. Dolce: Maritozzo ai cachi con crema al mascarpone e melograno.
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