Un cornicione crollato in via Perpenti, a Fermo
Gente in strada, sindaci tra sopralluoghi e allestimenti di spazi per la notte. Dopo le violente scosse di terremoto che si sono abbattute nel Maceratese, con propagazione anche nel Fermano, dall’entroterra alla costa, la gente si è riversata in strada. E molti hanno passato la notte in auto. La Prefettura e la Provincia di Fermo hanno immediatamente attivato la Soi, sala operativa integrata. Dopo un primo screening ieri notte, reso ancor più complesso dalla pioggia, questa mattina i sindaci del territorio sono partiti per i sopralluoghi con la luce del sole, a partire da scuole (tutte chiuse oggi) e da edifici pubblici. Nessun crollo ex novo, quello che è venuto giù è riconducibile a lesioni subite da edifici e strutture a seguito del sisma del 24 agosto scorso. E soprattutto nessun ferito nel Fermano.
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, alla scuola Betti
Intanto dopo le violente scosse di ieri, la prima da 5,4 di magnitudo delle 19,11, con epicentro Castel Sant’Angelo sul Nera, la seconda da 5.9 delle 21.,18 con epicentro Visso (leggi l’articolo), con nel mezzo una da 3.4 a Norcia, lo sciame sismico ha continuato a farsi sentire quasi continuamente. Alle 5,50 forte scossa da 4,4 di magnitudo con epicentro Visso, mentre alle 10,21 scossa di pari magnitudo (4.4) con epicentro Preci (Perugia).
Il sopralluogo nelle scuole del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro
Nel capoluogo di provincia, il sindaco Paolo Calcinaro è partito con i sopralluoghi dalla scuola Betti dove alcuni aggravamenti della situazione sono al vaglio dei tecnici e del primo cittadino, chiamati a esprimersi sull’agibilità dell’immobile. Crolli anche di porzioni di cornicioni nel centro storico. Stesso dicasi per Sant’Elpidio a Mare, con il sindaco Alessio Terrenzi in strada, dove gli interni di un palazzo disabitato in centro storico, dopo le lesioni del 24 agosto, sono crollati definitivamente. Da Montegranaro il sindaco Ediana Mancini comunica che dalle prime ore del mattino sono in corso sopralluoghi negli edifici scolastici del territorio comunale. Il responsabile dei lavori pubblici, l’ingegner Frati, ed il responsabile del settore urbanistica, l’architetto Alessandrini, hanno già verificato la struttura comunale del nido non ravvisando alcuna criticità. Proseguono le verifiche nelle altre strutture e appena possibile sarà data notizia dei risultati, così da decidere in ordine all’apertura delle scuole.
Un operatore della protezione civile al Soi
Ma i crolli più consistenti si sono registrati, ed era prevedibile, a Amandola tra la chiesa di San Lorenzo, dove è venuta giù una parete giù a rischio crollo, e il convento delle monache di clausura benedettine, in centro storico. Sempre a Amandola, il convegno organizzato dalla federazione degli ordini degli Ingegneri delle Marche “Ricostruire – come e quando”, in programma per sabato, è stato rimandato a data da destinarsi: “A causa dell’evoluzione dei recenti eventi sismici che – fanno sapere gli organizzatori – vede impegnati operativamente sul campo molti dei relatori e degli ospiti dell’evento”.
Il sindaco di Falerone, Armando Altini
Situazione aggravata anche a Falerone dove è il sindaco Armando Altini a fare un primo report. Con una segnalazione-appello: “Nuovi crolli non ne abbiamo avuti ma ci sono delle fessure che si sono allargate. e quindi altre case inagibili. Con danni amplificati. Purtroppo non stanno più arrivando i tecnici della Dicomat per le schede tecniche. Di circa 500 sopralluoghi ne sono stati fatti solo una quarantina. Capisco il momento difficile per tutti ma la situazione era critica già da prima delle scosse di ieri. Questo, anche in virtù di quanto successo proprio ieri, dovrebbe spingere le istituzioni a rivedere l’area del cratere e sanare un’ingiustizia che ha subito tutto il Fermano. Sul fronte accoglienza, abbiamo aperto ieri la palestra che rimarrà a disposizione dei cittadini fino alla fine dello sciame sismico”.
Intanto al Soi, dove fortunatamente non risultano feriti a causa di crolli e cedimenti strutturali, si lavora per coordinare l’allestimento di temporanee strutture ricettive per accogliere i cittadini questa notte: “Attualmente – fanno sapere dalla sala operativa – stiamo lavorando su svariate strutture come, ad esempio, quella nella palestra di via Leti, a Fermo, quella a Montefortino con una tensostruttura vicino all’area camper, quella a Amandola, anche qui una tensostruttura vicino al campo sportivo, e le due di Smerillo con delle brandine sia in un locale del Comune che in un secondo locale in località San Martino al Faggio“.
La Protezione civile al Soi
Da Montegranaro il sindaco Ediana Mancini comunica che dalle prime ore del mattino sono in corso sopralluoghi negli edifici scolastici del territorio comunale. Il responsabile dei lavori pubblici, l’ingegner Frati, ed il responsabile del settore urbanistica, l’architetto Alessandrini, hanno già verificato la struttura comunale del nido non ravvisando alcuna criticità. Proseguono le verifiche nelle altre strutture e appena possibile sarà data notizia dei risultati, così da decidere in ordine all’apertura delle scuole. Ma i crolli più consistenti si sono registrati, ed era da prevedere, a Amandola tr ala chiesa di San Lorenzo, dove è venuta giù una parete giù a rischio crollo, e il convento delle monache di clausura benedettine, in centro storico.
Intanto al Soi, dove fortunatamente non risultano feriti a causa di crolli e cedimenti strutturali, si lavora per coordinare l’allestimento di temporanee strutture ricettive per accogliere i cittadini questa notte: “Attualmente – fanno sapere dalla sala operativa – stiamo lavorando su quattro strutture, quella nella palestra di via Leti, a Fermo, quella a Montefortino con una tensostruttura vicino all’area camper, quella a Amandola, anche qui una tensostruttura vicino al campo sportivo, e le due di Smerillo con delle brandine sia in un locale del Comune che in un secondo locale in località San Martino al Faggio“. (aggiornamento alle 12,23)
Giorgio Fedeli
sopralluogo alla scuola Betti, a Fermo
La scuola Betti
Il cantiere per la messa in sicurezza della scuola Betti
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