Il prefetto Mara Di Lullo
Sono 700 a Amandola, 350 a Montefortino, 250 a Falerone, 200 a Monsampietro Morico, 70 a Fermo, 60 a Smerillo, 50 a Montegiorgio e altrettanti a Santa Vittoria in Matenano. A loro vanno aggiunti i 42 a Montelparo, i 30 a Montegranaro e i 30 a Monte San Pietrangeli. Questi i numeri ufficiali forniti dalla prefettura, a seguito di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica specifico sull’aggiornamento del dispositivo di sicurezza per la vigilanza dei siti coinvolti, sugli evacuati nel Fermano, a cui vanno aggiunte altre persone, “in numero pari o inferiori alle 20” in altri Comuni dell’entroterra. Al comitato di ieri “sono stati convocati i sindaci dei Comuni con un numero pari o superiore alle 50 persone evacuate, secondi i dati dei report della sala operativa integrata della protezione civile” ossia, appunto, Amandola, Montefortino, Falerone, Monsampietro Morico, Fermo, Smerillo, Montegiorgio e Santa Vittoria in Matenano. “A questi seguono – aggiungono dalla prefettura – Montelparo, Montegranaro, Monte San Pietrangeli e altri Comuni dell’entroterra con numeri pari o inferiori alle 20 persone”. Per Sant’Elpidio a Mare, invece, è direttamente l’amministrazione a comunicare che: “Nella giornata di oggi si è provveduto ad evacuare altre 6 persone dalle loro abitazioni: due dal centro storico e quattro da via Vecchia Porto. Sale a 61 il numero complessivo delle persone fino ad ora evacuate dalle loro abitazioni, nel nostro territorio”.
Nel corso del comitato sono state anche definite le zone rosse a seguito di un lavoro congiunto, coordinato dalla prefettura di Fermo, tra i sindaci e i vigili del fuoco, attraverso mappature delle aree interdette a causa di grave, imminente pericolo per la privata e pubblica incolumità, corrispondenti, in larga misura, ai centri storici dei Comuni più colpiti dal terremoto. Al fine di garantire una vigilanza continuativa e adeguata, anche per un’attività di controllo del territorio in funzione “antisciacallaggio” il prefetto Di Lullo, sulla base dei dati acquisiti in sede di comitato, ha comunicato l’inoltro trasmesso al ministero dell’Interno per la richiesta di un rafforzamento del presidio sul territorio provinciale di forze dell’ordine e forze armate.
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