Due programmi di lavoro paralleli: da una parte la gestione immediata dell’emergenza con l’avvio delle lezioni secondo turnazione presso l’edificio che ospita Scienze Umane, dall’altra l’impegno a rispondere alla richiesta dei genitori per la ricerca di un edificio sicuro che vada ad ospitare il liceo classico Annibal Caro di Fermo. Questo il programma della Provincia dopo una nuova riunione, questa mattina, per fare il punto sulla situazione.
“Sin da questo fine settimana, massimo lunedì – spiega il delegato all’istruzione Stefano Pompozzi – ci metteremo al lavoro per valutare la richiesta ed i timori espressi dai rappresentanti dei genitori in merito al trasferimento della scuola in un edificio sicuro che possa ospitare il liceo a lungo termine. Lo faremo con il preside e coinvolgendo anche il Comune di Fermo”.
Provincia che spiega come nell’immediato, ci sia la necessità di affrontare l’emergenza: “Il tal senso l’impegno della Provincia è di far ripartire le lezioni con la turnazione nello stabile di Scienze Umane. Un disagio che comprendiamo, ma che garantiamo non andrà oltre le vacanze di Natale. Questo vogliamo dirlo in modo chiaro“.
E proprio riguardo la turnazione pomeridiana, sono molti i genitori che esprimono dubbi, soprattutto dal punto di vista logistico e dei trasporti per coloro che non usufruiscono dei mezzi pubblici.
Da qui la garanzia dei responsabili provinciali: “La gestione dell’emergenza ci vede impegnati nel garantire le lezioni ai ragazzi nella massima sicurezza pur con tutti i disagi comprensibili che comporta la turnazione”.
Il prossimo passo è dunque previsto nei prossimo giorni quando i vertici della Provincia di Fermo, il dirigente del Liceo ed anche un terzo nuovo soggetto, ovvero il Comune di Fermo, si riuniranno attorno ad un tavolo alla ricerca di un edificio alternativo. Resta intanto valida la proposta dei genitori che prevede uno ‘scambio’: il trasferimento della Provincia di Fermo nel palazzo storico del Liceo Classico e lo spostamento di quest’ultime nel polo di Viale Trento, attuale sede degli uffici provinciali (leggi l’articolo).
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La Provincia dovrebbe tranquillizzare queste mamme ansiose, non assecondarle per motivi di consenso. Si facciano sentire i padri, altrimenti questi figli vengono su altro che bamboccioni.