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Cratere, si va verso la firma:
doccia fredda per il Fermano

Vasco Errani (a sinistra) insieme all'assessore Angelo Sciapichetti

Vasco Errani (a sinistra) insieme all’assessore Angelo Sciapichetti

 

La lista dei Comuni da aggiungere al cratere sarà firmata domani e dalla Regione confermano le anticipazioni di ieri (leggi l’articolo) anche se rispetto all’elenco diffuso verrebbero aggiunti due Comuni anconetani (Fabriano e Cerreto d’Esi) e sarebbe escluso un Comune ascolano (Spinetoli). Fermo, Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare sarebbero fuori, e fuori resterebbero anche dopo gli “aggiustamenti”. Condizionale d’obbligo fino a quando non ci sarà la firma di Errani. Ma le indiscrezioni trapelate questa sera ridurrebbero al lumicino le possibilità di un inserimento in extremis dei tre Comuni fermani tra cui il capoluogo di provincia. Resta anche il dubbio per le procedure per accedere ai finanziamenti delle case danneggiate classificate in fascia B (agibili con provvedimenti), che è slittato a causa dei terremoti del 26 e 30 ottobre e potrebbe arrivare domani insieme all’elenco o nei prossimi giorni. L’entourage del commissario per la Ricostruzione Vasco Errani non dà conferme ufficiali sulla lista: “La firma ancora non c’è stata, il documento deve passare domani al Consiglio dei Ministri”. Proseguono in queste ore riunioni serrate tra Regione, commissario e Ministero dell’Economia per definire nel dettaglio l’elenco. “Bisogna aspettare domani – dice lo staff di Errani – ci sono ancora incontri che riguardano aspetti specifici del decreto, non è solo un fatto burocratico”.

Da Roma a Tolentino dove oggi la commissione regionale Ambiente ha radunato tutti i sindaci dei territori colpiti dal sisma. “Le proposte emerse oggi – dice l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti – saranno consegnate ai deputati in modo da capire se nella fase di conversione in Parlamento ci potranno essere emendamenti”. Le modifiche proposte dai sindaci e discusse con Sciapichetti riguardano “un intervento più dettagliato sui trasporti – dice Sciapichetti – per collegare le zone costiere, dove alloggiano gli sfollati, alle aree interne, un’attenzione maggiore alla microeconomica delle zone colpite, valutare se è possibile l’operazione di riacquisto di tutto il patrimonio invenduto delle banche in modo da metterlo a disposizione in via temporanea a chi non ha più casa (su questo l’Abi si sta già muovendo per un censimento degli immobili, ndr), la possibilità di inserire nel decreto un sostegno al reddito per i commercianti vittima dello spopolamento delle città». La proposta di riacquisto da parte dello Stato degli immobili invenduti, già emersa nei giorni scorsi, permetterebbe “all’economia di ripartire – dice Sciapichetti – e alle imprese edili di mettere in regola i conti con lo Stato e di partecipare quindi alla ricostruzione. Certo però nel suo complesso dovrà essere più conveniente delle casette che al momento, tra strutture e urbanizzazione delle aree scelte, avranno un costo di circa 1200 euro al metro quadro”. Tra i problemi segnalati dai sindaci anche quello dei pochi tecnici disponibili accreditati per compilare le schede Aedes, a oggi l’unico strumento per valutare l’agibilità di una struttura e chiedere quindi i finanziamenti per le riparazioni. Ma trovare maggiori rilevatori accreditati “è un problema”, ammette Sciapichetti. Ultimo punto le scuole, su cui già ieri il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini era intervenuta rassicurando presidi e alunni. “L’anno scolastico non lo perde nessuno – ribadisce Sciapichetti – l’importante è far rimanere le comunità unite e trovare modelli a seconda delle diverse realtà ascoltando anche l’intenzione delle famiglie”.

il Sindaco Paolo Calcinaro riceve i Vigili del Fuoco intervenuti da Bari e da Udine

Il sindaco Paolo Calcinaro riceve i Vigili del Fuoco intervenuti nel Fermano da Bari e da Udine

 Questi, dunque, sarebbero i comuni del Fermano inseriti nel cratere oltre a Amandola e Montefortino, già presenti nel primo decreto: Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Rinaldo, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montegiorgio, Monteleone, Montelparo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo. Uno “schiaffo” pesante soprattutto se, ad essere inseriti nell’ordinanza, saranno altri comuni che, come Fermo, hanno subito lesioni simili.

In Abruzzo sono stati inseriti altri sei centri tra cui Teramo. Una notizia che, se confermata dalla firma di Errani, vedrebbe l’assenza di Fermo come un fattore ancora più rimarcato.  Il messaggio di Calcinario è chiaro: “Accettiamo l’esclusione di Fermo solo se nel cratere vi sono Comuni che hanno subito danni più importanti. E se questa sarà la lista definitiva non possiamo non gridare allo scandalo”. Calcinaro che si è anche sfogato su Facebook: “Non so se risponde a vero, poiché nessuno mi ha, mai, comunicato nulla, l’esclusione di Fermo dal cratere del sisma: in linea teorica sarei pienamente d’accordo con tale scelta perché la mia logica, ed etica, porterebbe ad individuare la nozione di cratere con quei Comuni che hanno realmente visto proprie case crollare, che si sono visti stravolgere la completa quotidianità, che non hanno più un tessuto economico di riferimento, che hanno contato morti e feriti o sfollati a centinaia. Detto questo, qualora l’inclusione nel cratere seguisse altre logiche che non siano quelle sopra indicate, e Fermo non venisse inclusa a dispetto di altre realtà o città che hanno subito disagi e danni assolutamente comparabili se non anche minori, credo sia atto dovuto per un Sindaco seguire ogni possibile strada per denunciare e combattere questa aberrazione (e sono generoso nell’usare questo termine…). Il tutto per vedere come certo il diritto dei Fermani, per il proprio patrimonio pubblico e privato, a vedersi ristorato il danno subito nelle più gravi situazioni di disagio…né con un euro di più, né con un euro di meno’. Una colpa di cui mi assumo orgogliosamente la responsabilità è quella, insieme alla mia amministrazione, di aver passato le ore ed i giorni successivi alle scosse ad affrontare le esigenze primarie della città e dei fermani, sul campo e costantemente, senza voler correre dietro a questa o quella autorità che d’altronde hanno accuratamente evitato la nostra Città. Ah, giusto per divertimento, perchè qui il terremoto sembra che abbia scherzato, oggi ero a fare sopralluoghi a San Zenone e a San Martino…con tecnici, professionisti e ditte…a giocare a nascondino…”

 


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