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Annibal Caro, il comitato genitori chiede un incontro con il Prefetto Di Lullo

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Prevenzione e dovere civico al centro della seconda riunione di ieri del comitato tecnico composto da genitori degli alunni dell’Annibal Caro. L’incontro, seppur convocato solo nel pomeriggio di ieri con poche ore di preavviso, ha visto la presenza di molti genitori rappresentanti di tredici classi su diciannove. La necessità di accordarsi nell’ottica della massima trasparenza e collaborazione tra il comitato ed i rappresentanti, si fa ogni giorno più urgente a causa del protrarsi delle lezioni pomeridiane e dei conseguenti ed immancabili disagi.

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L’ingresso del liceo classio in Via Leopardi

“Un’emergenza – scrive il comitato – degli allievi del liceo classico fermano e delle loro famiglie che non deve essere dimenticata dalla città e dall’intero territorio che hanno il dovere di trovare al più presto una soluzione, la migliore e la più definitiva possibile”.

Uno degli ingegneri che si sono messi a disposizione ha ribadito lo scopo del comitato ed ha fatto riferimento al sopralluogo effettuato dai colleghi nello stabile di via Leopardi il giorno prima. Poi ha preso la parola l’ingegnere esperto in materia di sicurezza che non è entrato nel merito dei lavori di pronto intervento che si stanno effettuando nel liceo lesionato dal terremoto.

Ci sono stati dei danni nonostante i lavori di miglioramento antisismico effettuati nel 2006. Il grado di sicurezza, pari allo 0.65, rimane invariato e non accresciuto dopo i lavori che si stanno effettuando. Al di là della struttura – è stato ripetuto ai rappresentanti ancora una volta – le criticità e vulnerabilità sono nel contesto urbano circostante. Insieme al presidente della provincia Perugini, abbiamo richiesto un incontro al prefetto Mara Di Lullo perché convochi la Commissione di Pubblica Sicurezza a garanzia degli studenti e di tutti i cittadini“.

 

“Dobbiamo abituarci a convivere con i terremoti e incrementare una cultura ed una coscienza civica che ci consenta di creare un circolo virtuoso mirato a mettere in atto misure preventive –  ha ribadito l’ingegnere – E’ necessario che tre piani di sicurezza ed evacuazione dialoghino tra loro, quello scolastico, quello della Protezione Civile Comunale e quello della Protezione Civile Provinciale. La sensibilità in materia di sicurezza deve partire dalle scuole, deve essere insegnata ai nostri ragazzi. Quello che noi stiamo facendo in questo momento, per garantire ai nostri figli sicurezza ed incolumità non è altro che un dovere genitoriale e civico”.
Tanti sono stati i quesiti posti sui casi d’emergenza: è opportuno che i ragazzi escano dalla scuola considerato il contesto? Usciti da lì, dove vanno? I tecnici del comitato hanno già fatto richiesta al comune di Fermo, nella persona del sindaco Calcinaro  presente al sopralluogo di giovedì con i suoi tecnici, di mappature per quanto concerne l’inagibilità degli edifici adiacenti la sede della scuola.
Il progetto è quello di rivedere la viabilità come misura compensativa con tutto ciò che consegue anche per la vita dei residenti. Il ruolo del comitato, di prospettare e sollecitare soluzioni tecniche, è stato ampiamente apprezzato e condiviso da tutti i presenti che si sono detti uniti e pronti a sostenere i prossimi passi dei tecnici in vista di una soluzione che garantisca ai ragazzi la massima sicurezza e il diritto allo studio.


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