Non poteva esserci figura migliore nel portare avanti quella che è stata la grande passione di Antonio Gramigna, scomparso lo scorso 12 agosto, per la Contesa del Secchio. Un passaggio non di ‘sangue’ ma guadagnato sul campo da Alessandra Gramigna per l’impegno, il duro lavoro e lo spirito di collaborazione. L’assemblea dei Soci Promotori sabato 19 novembre si è riunita per l’elezione del nuovo Consiglio di Presidenza dell’Ente Contesa, il quale al termine delle manifestazioni 2016 si sarebbe dovuto rinnovare data la scadenza naturale del mandato. “Un percorso difficile – spiegano i nuovi vertici della Contesa – vista la dipartita del presidentissimo Antonio Gramigna che ad agosto era venuto a mancare quasi improvvisamente, ed aveva costretto il consiglio suo malgrado, a ridosso della disputa della LXIV Contesa all’attribuzione delle cariche al Vice Presidente Enzo Valentini e ad altri consiglieri, al fine di consentire il regolare svolgimento”. L’assemblea all’unanimità ha eletto presidente Alessandra Gramigna (ad interim le funzioni del Camerlengo). Suo vice Enzo Valentini. Tra le altre cariche: direttore generale gruppi storici Raffaele Trobbiani, consigliere anziano Mauro Granatelli, segretario generale Marco Catini, vice segretario Paolo Pierleoni. Consiglieri su nomina presidenziale: Rebecca Rossi, Lorenzo Marziali, Fabrizio Martufi, Giampiero Corradi, Simone Smerilli, Stefano Scarciglia (elenco provvisorio in via di implementazione).
La scelta della presidenza, a seguito del diniego irrevocabile del vice presidente Valentini, è ricaduta sulla figura di Alessandra Gramigna, persona che nel corso della presidenza di Antonio, si era impegnata in prima linea in un primo momento ad apprendere il complesso funzionamento della Contesa del Secchio, poi a districare la matassa dell’armonizzazione statutaria delle componenti.
Il consiglio di presidenza vede l’ingresso di Marco Catini alla guida della segreteria, organo indispensabile per lo svolgimento di tutte le attività della Contesa del Secchio, a coadiuvarlo nel ruolo un veterano della Contesa che si era avvicinato all’Ente da qualche anno, Paolo Pierleoni. Alla guida del gruppo storico, invece Raffaele Trobbiani, già segretario generale, una persona che aveva sostenuto dietro le quinte Francesco Mario Silenzi nell’organizzazione vincente del Gruppo degli scorsi anni, coadiuvato nella sezione musici da Stefano Presenti cui si attende conferma di adesione al consiglio. Si avvicenda la figura del consigliere anziano da Giampiero Corradi a Mauro Granatelli, quest’ultimo entrato nella grande famiglia della Contesa per volere del presidente Antonio, già segretario generale, capitano del popolo, gonfaloniere di giustizia. Seguono i consiglieri di nuova nomina quali Rebecca Rossi e Lorenzo Marziali (in via di implementazione), affiancati da i più veterani Giampiero Corradi, Fabrizio Martufi, Simone Smerilli e Stefano Scarciglia. Altre funzioni sono state distribuite all’interno dell’assemblea ad alcuni soci, in particolare a Mariangela Bramucci per ciò che concerne le attività legate al corteggio della Contesa del Secchio nella sua interezza ed a Giuseppe Raggiunto per quel che riguarda le attività di raccordo tra il Giurì d’Onore e la Commissione Arbitrale della disputa della Contesa. Confermato anche il coordinamento del Gruppo Arcieri Storici a Roberto Mecozzi.
“In primo luogo ringrazio l’assemblea dei soci promotori per la fiducia incondizionata che hanno dimostrato nei miei confronti e con sorpresa i tantissimi che con svariati mezzi di comunicazione hanno accolto questa scelta con gioia ed affetto – spiega la neo presidente Alessandra Gramigna – Insieme a tutta l’Assemblea ho personalmente insistito acché il vice presidente Valentini accettasse la carica, ritengo Enzo una persona di particolare intelligenza, disponibilità e semplicità nel senso più nobile della parola, uomo che ha sempre amato e vissuto la Contesa; ha svolto il suo ruolo di vice presidente nei momenti difficilissimi trascorsi nell’Ente negli anni 2013-2014 supportando in ogni modo il Presidente e l’intero Consiglio, senza perdersi mai d’animo. Ho capito al tempo stesso che il suo diniego era legato a fattori personali che dovevano essere capiti e rispettati. Data la scelta dell’Assemblea avrei comunque preferito assumermi questo impegno in un momento della mia vita più gioioso e magari alla presenza di quel presidente cui tutti hanno riconosciuto essere stato quello che ha permesso alla Contesa di continuare a vivere: mio padre. Da lui, nonostante la sua prima titubanza, ho respirato questa passione, (mia sorella e mia madre a volte dicevano e aimè per loro continueranno a dire “insana”) per la Contesa. Avendo vissuto in questi anni i lavori all’interno del Consiglio di Presidenza i miei obiettivi principali nell’immediato, che ritengo propedeutici per il futuro della Contesa saranno: terminare l’iter approvato in sede di tavolo di confronto istituito dall’Amministrazione Comunale per la definitiva armonizzazione degli Statuti, entro la fine dell’anno; attraverso i nuovi impegni statutari riuscire a far lavorare tutte le componenti per obiettivi condivisi; iniziare un percorso di verifica dell’organizzazione della Contesa, sia per ciò che concerne l’area del gioco (di concerto con l’AC) che per ciò che concerne il corteggio, cui nel mese di novembre è stata già avviata una commissione speciale”.
Presidente che aggiunge: “Auspico anche di includere tra le fila dell’Ente Contesa sempre più cittadini elpidiensi, al fine di per mettere all’organizzazione di poter contare sul lavoro corale di tutti. Se dovessi chiedermi come si può fare per garantire il cambio generazionale tra le fila della Contesa, sia per quanto riguarda l’Ente, sia le Contrade che le Delegazioni, penserei che il passo più difficile sia quello di avvicinare le persone alle attività una prima volta, poi, se davvero scocca la scintilla, com’ è successo a tanti di noi, quella fiamma resta per sempre! Personalmente sin da giovane età ho iniziato ad amare l’arte della bandiera, fu motivo di primo litigio con mio padre, visto che Sant’Elpidio non aveva sbandieratrici donne, per poi accorgermi che non poteva esserci seconda domenica d’agosto senza la Contesa. Una volta fatto ingresso nel Consiglio, su invito dell’allora segretario Giuseppe Cifola e con vivo disappunto del ‘Barone’, fui l’ultima, sempre per suo volere a fare ingresso nell’Assemblea dei Soci Promotori. Solo nel 2014 ricevetti proprio dalle sue mani l’onoreficenza (a sorpresa e per sua volontà) di “Camerlengo” in seno all’Ordine della Contesa, durante la cerimonia di investitura del Capitano del Popolo…fu quello, decisamente, il momento più emozionante, anche rispetto a questa nuova avventura. Era come se in quel momento, senza tanti giri di parole, come era solito fare, mi avesse detto: ‘nonostante tutti continueranno a pensare che sei qui grazie a me, io so invece che è solo grazie alla tua passione che hai saputo tramutare in duro lavoro’.Riparto da questo riconoscimento che ho avuto, dal presidentissimo, uomo caratterialmente lontano da favoritismi di sorta, dopo 10 anni dal mio ingresso nell’Ente Contesa (2005) e ben 25 da quella prima sbandierata, per garantire alla Contesa il meglio che Sant’Elpidio possa augurargli”.
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