Antonio Perrella, attaccante della Folgore Veregra durante un’azione di gioco
FALERONE – Dopo aver perso l’occasione di cancellare lo zero dalla classifica, avendo la peggio nello scontro interno al cospetto della penultima della classe Pergolese, la Folgore Veregra si prepara all’insidiosa trasferta che la porterà a Marina di Montemarciano.
Sono ben 20 i punti nel cassetto del prossimo avversario, tonico ed in piena corsa per la zona che vale gli spareggi promozione. Per il giovane collettivo di Raffaele Gesuelli, che molto probabilmente perderà il perno della difesa Padovani nella finestra di mercato dicembrina, si prospetta quindi un altro week end in salita.
“E’ innegabile, la situazione non è delle migliori – commenta l’attaccante Antonio Perrella, capocannoniere della squadra con 5 centri – Durante le partite commettiamo errori che hanno la stessa matrice. In allenamento cerchiamo sempre di capire e limare i nostri difetti, durante la settimana tipo proviamo molto e lavoriamo accuratamente sul dettaglio in base alle indicazioni di mister Gesuelli. Non sempre però in partita riusciamo a capitalizzare il tutto, altrimenti sono convinto che potremmo mettere in difficoltà chiunque, non solo dal punto di vista dell’agonismo e nonostante la giovane età”.
Per la stragrande maggioranza di tutti gli elementi della rosa gialloblù si tratta della prima esperienza in campionati over. Come se non bastasse, il gruppo è stato assemblato a ridosso del via di torneo e quindi senza i benefici derivanti dall’aver sostenuto una doverosa preparazione atletica estiva collettiva.
“Nel prossimo turno andremo in casa del Marina – prosegue Perrella – Sulla carta molti ci danno già per spacciati, ma noi ripartiremo dal positivo secondo tempo disputato contro la Pergolese, contraddistinto da buone cose, quindi con in dote un’inerziale sensazione di fiducia. Nonostante il vuoto in graduatoria, speriamo di non deludere prima di tutti noi stessi, perché quella che sta volgendo al termine è stata l’ennesima settimana di duro lavoro, elemento che ha caratterizzato tutte le sedute di allenamento sostenute”.
Paolo Gaudenzi
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