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Foce bis, i risultati presentati
agli alunni della Bacci

SANT'ELPIDIO A MARE - Volge a conclusione il Progetto Foce - Formazione Occupazione tra il Chienti e l'Ete promosso dall'associazione “La Speranza”. Progetto che, nella sua edizione 2016 ha assunto il nome di Progetto FoceBis

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“Curare l’ambiente per curare meglio le persone”: questo è stato l’assunto alla base del programma terapeutico-riabilitativo insito nel progetto “La Foce bis”. Le persone impegnate ad abbellire ed arricchire la zona giudicata strategicamente importante come quella ricompresa tra la sede della Comunità di via Lungo Chienti e l’Abbazia Imperiale Santa Croce al Chienti, hanno vissuto un’esperienza terapeutica e riabilitativa che concretizzatasi nell’attività a vantaggio dell’ambiente, della collettività. I frutti di tale impegno sono stati illustrati a scuola.

Per effettuare una restituzione pubblica del lavoro fatto (in termini di cura e specializzazione con adeguata formazione specifica dei ragazzi ospiti della Comunità Terapeutica di via Lungo Chienti) per il ripristino e salvaguardia del patrimonio ambientale di questa porzione di territorio, sono state effettuate alcune “lezioni” in classe per la scuola secondaria del Capoluogo nelle mattinate di sabato 12 e martedì 15 novembre 2016.

report-foce-bis-preparazione%09sementiIn particolare sono state illustrate le fasi di pulizia effettuate dagli ospiti della “Speranza” nel tratto preso in considerazione – in collaborazione con il Comune di Sant’Elpidio a Mare e l’Ecoelpidiense – e della fauna che fa riferimento agli importanti corridoi ecologici del fiume Chienti ed Ete Morto e al reticolo idrico della Regione Marche. Il docu-film preparato insieme all’associazione Afni (curato da Massimo e Fabiola Belegni, Nilvana Pasqualini, Antonio Pettinari e Tonino Mancini tra gli altri) ha rapito e profondamente interessato i ragazzi.
E’ stata anche proposta e promosso tra gli alunni l’abitudine di allestire dei ricoveri e punti-ristoro per i periodi freddi per gli amici alati e, dopo la consegna dei nidi artificiali dello scorso anno, in questa edizione sono stati preparati e distribuiti ad ogni allievo, come gadget, un mix di granaglie per animali adatto allo scopo e da portare a casa.

“Considerato l’entusiasmo, il clima in classe e l’impressione registrata dai ragazzi e degli insegnanti, manifestiamo la nostra volontà a continuare la collaborazione – commentano con soddisfazione i referenti della struttura La Speranza – magari strutturando in maniera stabile il percorso. In classe abbiamo contribuito a svolgere una lezione multidisciplinare interattiva imperniata sul lavoro fatto dai professori di Scienze e Geografia principalmente, che supera la maniera canonica di interpretare il prezioso lavoro di chi educa e forma le future generazioni e che ha trovato molto ben disposti i ragazzi e gli insegnanti: ci auguriamo di poter continuare il percorso fatto”.

“Abbiamo sostenuto con convinzione il progetto Foce sia nella sua precedente edizione che nell’attuale – dice in merito il sindaco, Alessio Terrenzi – ed i risultati ottenuti sono la dimostrazione pratica della bontà di quanto effettuato. La Speranza non è nuova ad esperienze di questo tipo visto che, nel tempo, ha stretto collaborazioni tra soggetti ed enti coinvolti in aree diverse: ricordo le Associazioni Santa Croce e Bikers, ma anche al Consorzio di Bonifica delle Marche e la Regione Marche oltre che il nostro Comune e l’Ecoelpidisense. Ed i risultati del progetto sono la prova, l’ennesima prova, di come effettuare lavoro di squadra, con atteggiamento collaborativo e propositivo sia la chiave giusta per arrivare a risultati positivi”.
“Il progetto – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Norberto Clementi – è stato pensato con l’obiettivo principale di mantenere pulite le aree insistenti nelle prossimità dei corsi d’acqua, come indicato dalla Delibera di Giunta Regionale delle Marche n. 95-2016 riguardante interventi di trattamento, recupero ed inclusione sociale di soggetti con dipendenze patologiche. ‘La Speranza’, realtà che da anni opera nel territorio del Comune di Sant’Elpidio a Mare, quest’anno ha continuato l’impegno già avviato lo scorso anno per realizzare percorsi riabilitativi specifici. Duplice risultato, dunque, sociale ed ambientale”.


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