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Dal corso di pasticceria al carcere
nasce il biscotto “buono dentro”

FERMO - Il corso è stato organizzato con la collaborazione del Laboratorio per la dieta Mediterranea. Le lezioni sono state tenute da Paolo Totò, pasticcere dell’omonima pasticceria di Sant’Elpidio a Mare, dai cuochi Benito Ricci e Sandro Pazzaglia, dal medico diabetologo Paolo Foglini, col supporto del giornalista Adolfo Leoni. Il forno utilizzato per le lezioni è stato donato da Umberto Bachetti della scuola Pizza.it, su sollecitazione del Rotary club di Fermo e del presidente Alfonso Rossi
L'ingresso della casa di reclusione di Fermo

L’ingresso della casa di reclusione di Fermo

“Due mesi di incontri, occasioni di riflessione teorica ma anche di produzione pratica di dolcezze e di bontà. Si è concluso nei giorni scorsi – fanno sapere dal carcere – il corso di pasticceria organizzato dalla direzione della casa di reclusione di Fermo, con l’area trattamentale e la collaborazione del laboratorio per la dieta mediterranea. Un percorso formativo sostenuto, ancora una volta, dalla Fondazione Caritas in Veritate e dall’Ambito sociale XIX, per offrire ai detenuti che hanno voluto partecipare uno strumento utile a ricominciare a camminare, una volta scontata la pena. Le lezioni sono state tenute da Paolo Totò, pasticcere dell’omonima pasticceria di Sant’Elpidio a Mare, dai cuochi Benito Ricci e Sandro Pazzaglia, dal medico diabetologo Paolo Foglini, col supporto del giornalista Adolfo Leoni. Il forno utilizzato per le lezioni è stato donato da Umberto Bachetti della scuola Pizza.it, su sollecitazione del Rotary club di Fermo e del presidente Alfonso Rossi.
Il gruppo di detenuti, otto quelli ammessi al corso, ha realizzato un particolare biscotto dal nome del tutto significativo: Il buono dentro, che ha un cuore di Varnelli, grazie ai prodotti concessi dall’omonima ditta. Si tratta del secondo percorso formativo offerto dal laboratorio della dieta mediterranea, lo scorso anno i detenuti hanno seguito un corso per aiuto cuoco che pure aveva riscosso notevole interesse.
I risultati del corso di pasticceria saranno illustrati in un incontro, al quale sarà invitata anche la stampa, il 17 dicembre alle ore 11, all’interno della casa di reclusione, per assaggiare tutti insieme i biscotti, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti, per dare testimonianza di un percorso didattico che davvero ha aperto ad un futuro possibile.


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