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Il premio Volponi a Simona Vinci: l’emozione per il premio “Dondero” ad Emergency

FINALE - La Vinci ha ricevuto dalle mani di Nicola Loira, sindaco di Porto San Giorgio, il riconoscimento per il primo posto decretato dalla giura popolare

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La XIII edizione del Premio Volponi è stata vinta da Simona Vinci, autrice de “La prima verità” (Einaudi). La scrittrice, già vincitrice del Premio Campiello 2016, ha preceduto nell’ordine Stefano Valenti con “Rosso nella notte bianca” (Feltrinelli) e Rosa Matteucci con “Costellazione familiare” (Adelphi).

La Vinci ha ricevuto dalle mani di Nicola Loira, Sindaco di Porto San Giorgio, il riconoscimento per il primo posto decretato dalla giura popolare presente al Teatro comunale per la serata finale della manifestazione, che si è aperta con la proiezione di un’immagine di Emmanuel Chidi Namdi, il 36enne nigeriano richiedente asilo ucciso lo scorso 5 luglio a Fermo.

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A premiare Stefano Valenti è stato invece Francesco Trasatti, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Fermo.

Il Sindaco di Montegranaro Ediana Mancini ha consegnato a Gabriele Di Fronzo, autore de “Il grande animale” (Nottetempo), la targa per il Premio Opera prima “Stefano Tassinari”, assegnato dalla giura tecnica del Volponi.

Il Premio “Cultura e Impresa”, assegnato a Gabriele Gabrielli della Fondazione “Lavoro per la persona”, è stato consegnato dal Consigliere della Provincia di Fermo Massimo Silvestrini.

Grande l’emozione in sala e tra gli organizzatori per l’assegnazione del primo Premio “Mario Dondero” per l’impegno civile a Gino Strada, fondatore di Emergency. Sul palco, accanto alla figlia Cecilia, a cui è stato consegnato il riconoscimento, c’erano anche Laura Strappa, compagna di Dondero, e tutte le volontarie ed i volontari del gruppo Emergency di Fermo.

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Applauditi gli interventi di Lucia Ferrati, che ha letto brani tratti dalle opere di Paolo Volponi, e le incursioni musicali di Francesco Di Rosa, primo oboe dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma.

2016-12-04-premio-volponi-serata-finale-08“In un contesto dove la cultura è merce e spettacolo – rimarca Angelo Ferracuti – il nostro Premio continua a marcare una diversità che per questo lo rende unico nel panorama nazionale. Parlare di lavoro, di razzismo, dei grandi temi della contemporaneità, ha caratterizzato un’edizione ricca e partecipata, dove abbiamo messo in rete teatro, fotografia, musica d’autore, con libri di letteratura di grande qualità e valore civile. In un’idea della cultura non effimera o estetizzante, ma capace di creare pensiero critico”.

“E’ stata un’edizione intensa, di notevole livello civile e culturale – conclude Peppino Buondonno – che testimonia la vitalità di questo Premio e della cultura che non volta la testa dall’altra parte; credo abbia aiutato questo nostro 2016-12-04-premio-volponi-serata-finale-07territorio (e soprattutto, spero, i più giovani) a rafforzare i propri anticorpi nei confronti di un degrado civile che attraversa l’Europa, il mondo, e non risparmia nessuna, pur piccola, realtà. Ci sono stati ospiti di grande statura intellettuale ed umana, che ci hanno regalato incontri indimenticabili; tutti, per la verità, ma come non ricordare, in particolare, Igiaba Scego e Sandro Portelli, Claudio Magris e Cecilia Strada? Grazie a tutti coloro – associazioni, istituzioni, sponsor e sostenitori, mezzi di informazione, singole persone – che lo hanno reso possibile, ancora una volta, nel nome di Paolo Volponi.”

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