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Folgore Veregra, cambiano le dinamiche
ma non l’esito della contesa

ECCELLENZA - Prestazione incoraggiante quella messa in mostra dai baby calciatori di Gesuelli, con il pallino del gioco in mano per gran parte della prima frazione. Il Grottammare fa leva sugli episodi e porta a casa l'intera posta in palio con un risultato che va oltre i demeriti dei gialloblù

FALERONE – Il solito risultato maturato a sfavore della Folgore Veregra stagionale non inganni: la giovane compagine di Raffaele Gesuelli, alla prima del girone di ritorno, meritava almeno un punto per quanto ammirato nello scorcio iniziale di gara. A rendere vita facile al Grottammare i consueti errori d’inesperienza, sui quali il collettivo di Morreale ha costruito la legittima impresa corsara.

IL TABELLINO

FOLGORE VEREGRA 0 (4-4-1-1): Natalucci; Pierbattista (35′ st Thomaj), Sako Besjan, Sako Olsjan, Giacone; Vadalà, Facci, Rossi, Pistoletti (32′ st Diallo); Llaque, Moroni. A disposizione: Fall, Caco, Albano, Avallone. All. Gesuelli

GROTTAMMARE 3 (4-4-2): Beni; Valentini, Di Antonio (33′ st Cameli), Gibbs, Carminucci; Ioele (19′ st Cocci), De Cesare, Gridelli, Gentile; De Panicis (19′ st Camaioni), Verdolini. A disposizione: Pirozzi, Avellino, Treccozzi, Egidi. All. Morreale

ARBITRO: Marchei di Ascoli Piceno

RETI: 34′ pt De Panicis, 13′ st De Cesare, 44′ st Gentile

NOTE: Ammoniti Verdolini, Cameli, Cocci, Sako O. e Facci; angoli 3 – 7; recupero 1′ + 3′, spettatori 30 circa

LA CRONACA

Avvio nel segno locale. Possesso e manovra palla a terra, con un Llaque tra i reparti ad allargarsi sulla destra per cercare poi l’invito nel mezzo. Personalità e grinta anche nella circostanza in esame non sono difettate, costringendo spesso i rivieraschi ad abbassare il baricentro. Già al 4′ Vadalà ci provava, scagliando dal limite dell’area senza però trovare lo specchio seppur di poco. Il Grottammare, squadra comunque quadrata anche se non particolarmente dinamica, basava la trazione offensiva sul furetto Verdolini, in grado di impensierire, circa a metà di tempo, l’estremo Natalucci. Quanto di buono costruito veniva però vanificato a cavallo della mezz’ora: diagonale errata sulla destra difensiva, Sako era saltato da uno straripante Gentile che arrivava sul fondo per innescare all’altezza del primo palo De Panicis per la rottura dell’equilibrio. La Folgore Veregra non si perdeva affatto d’animo, la manovra andava così a creare il presupposto per la rasoiata bassa ed angolata di Pistoletti, ricacciata dal tuffo provvidenziale di Beni.

Nello scorcio d’approccio alla ripresa l’episodio che ha fatto scendere, di fatto, il sipario sulla partita. Palla in area folgorina, tentativo dei centrali di ricacciare la sfera calciando ma culminato nella presa di Natalucci, trasformata dal direttore di gara in una punizione a due. Vibranti le proteste dei tesserati e dei pochi supporters gialloblù, a sottolineare l’episodio come involontario. Sul punto di battuta si presentava De Cesare che, complice una barriera decisamente non impenetrabile, faceva maturare il raddoppio. Nonostante lo 0 – 2, Facci & soci ripartivano. Moroni metteva teso nel mezzo, Vadalà sembrava avere il timing giusto per fare male ma i più esperti centrali biancoblù intercettavano in angolo. Allo scadere, il subentrato Thomaj entrava scoordinato su una palla aerea lisciata che diventava così un invito a nozze per la nuova sgroppata di Gentile, migliore in campo, che davanti a Natalucci rimaneva freddo nel realizzare il tris di giornata.

LE DICHIARAZIONI

“Sono decisamente contrariato – ha tuonato a fine gara il presidente folgorino Roberto Ciccioli -. Non credo servano anche le male condotte arbitrali da addebitare sul nostro conto. La punizione a due in area, costata di fatto la fine di ogni speranza di riacciuffare la contesa, è stata decisamente travisata nell’interpretazione del fischietto odierno. Così come molte altre decisioni dove spicca, per dimostrare quanto affermo, l’ammonizione di Facci per aver calciato la palla lontano a gioco fermo dopo che gli è stato attribuito un fallo, non sanzionato con lo stesso metro di giudizio in capo a Verdolini, già ammonito, che fermato in off side ha comunque concluso a porta. Sarebbe stato il secondo giallo e la conseguente inferiorità numerica al Grottammare. Probabilmente la partita l’avremmo comunque persa, ma non per  questo meritiamo di essere trattati così dalle terne che vengono chiamate a dirigerci”.

Paolo Gaudenzi

Fotogallery by Simone Silenzi

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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