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I materiali di scarto Tod’s
diventano un presepe

COMUNANZA - Un riciclo di lusso e umile al contempo come risposta al sisma. Una risposta simbolica che arriva all’unisono con la concretezza del nuovo progetto presentato ieri da Diego Della Valle per il rilancio di Arquata del Tronto.

Il presepe della società operaia di Comunanza

di Nunzia Eleuteri

Non si perde d’animo il paese di Comunanza di fronte ai danni del sisma che quest’anno non permetteranno la consueta e storica rappresentazione del presepe vivente al paese vecchio.

E così una mostra di presepi è stata allestita nella chiesa di Santa Caterina dove, tra tutti, cattura l’attenzione quello realizzato dalla società operaia e ideato dalla presidente Giovanna Gesuè, dipendente della Tod’s Spa, che si è adoperata per la realizzazione di un presepe davvero alternativo ed emblema dell’efficienza e dell’ottimizzazione delle risorse.

Nella Chiesa di Santa Caterina, a Comunanza, si potrà ammirare infatti un presepe da far invidia alle migliori boutique di lusso. “Griffato”, potremmo definirlo, tant’è che ogni singolo particolare proviene dai materiali di scarto della produzione Tod’s.

E se i bulloni e chiodi sono diventati una stella cometa su un cielo di ritaglio di pelle blu notte, i lacci sono panni stesi su stradine di medagliette Hogan costeggiate da cespugli di ritagli di pellame verde. I tronchi delle piante sono pennelli per mastice mentre la paglia è di carta Tod’s tagliata come fosse pasta fresca. La carta da imballo colorata recita la sua parte rappresentando montagne mentre gommapiuma e sacchetti Tod’s e Hogan hanno preso le sembianze di statuine. Non poca pazienza ci sarà voluta per realizzare le corone dei re Magi con bulloni e parti terminali dei lacci ma la vera chicca sono quelle bellissime scarpe baby di montone diventate morbide pecorelle.

 

 

Una frase accompagna il presepe della società operaia di Comunanza, una frase che fa onore proprio al lavoro del gruppo calzaturiero di Casette d’Ete: “In casa Tod’s anche gli scarti sono bellezza tanto da poter rappresentare efficacemente la religiosità del presepe”.

 

 

Insomma, un riciclo di lusso e umile al contempo come risposta al sisma. Una risposta simbolica che arriva all’unisono con la concretezza del nuovo progetto (leggi articolo) presentato ieri da Diego Della Valle per il rilancio di Arquata del Tronto.

 


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