di Laura Boccanera
(Foto Federico De Marco)
«Chi non l’ha vissuto non può capire cosa si prova a vedere la propria casa devastata, sono qui per darvi assicurazione che le istituzioni non attenueranno l’attenzione verso di voi nel corso del tempo». Un messaggio di speranza nell’augurio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto questa mattina ai terremotati di Ussita del camping “La Medusa” a Porto Recanati. Per il capo dello Stato è la terza visita, dopo il sisma, nel Maceratese. Ad accoglierlo il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, il prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo e il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Il presidente dopo essere atterrato a Falconara è arrivato al campeggio e si è intrattenuto dapprima personalmente con gli ospiti e con i sindaci per qualche minuto e poi ha salutato la platea con una promessa, quella che la ricostruzione sarà un impegno dello Stato.
«Questo periodo, abitualmente di festa, per tutti voi rende più acuta la sofferenza del distacco dal proprio ambiente e dalle proprie abitudini e dei luoghi frequentati. E’ un Natale e un Capodanno per voi particolare. Però tengo a dirvi che accanto a voi c’è tutto il sostegno e l’affetto dei nostri concittadini. So bene che chi non l’ha provato non può rendersi conto di cosa vuol dire sentire quelle scosse e vedere quelle devastazioni, è una cosa che se non si prova difficilmente altri possono comprendere. Questo sostegno va tradotto in un’azione concreta e bisognerà farlo con continuità e costanza. Questo è il compito delle istituzioni. Sono qui per darvi l’assicurazione che le istituzioni svolgeranno questo compito, faranno la ricostruzione per tenere vivo il tessuto civile di quei luoghi che devono tornare a vivere. Qui prendo questo impegno con voi. L’attenzione non si attenuerà nel corso del tempo».
L’incontro del presidente Mattarella con Luca Ceriscioli
Commossi gli ospiti del camping, circa 300 sfollati provenienti da Ussita, Fiastra, Pievebovigliana. Tra loro anche Rosina, l’ex proprietaria del ristorante Montebove: «Sono commossa, non riesco a parlare – ha detto subito dopo il saluto di Mattarella – il presidenti ci ha fatto gli auguri e detto di essere forti, non è facile. Il ristorante è tutto distrutto, il pensiero va sempre lì». Anche Brigida, un’altra terremotata, aveva le lacrime agli occhi: «Rassicura l’impegno che ricostruiranno tutto – ha detto – ma mi addolora il pensiero che probabilmente non vivrò tanto a lungo da tornare». Tra i sindaci anche il primo cittadino di Pievebovigliana Sandro Luciani. che ha scambiato con il presidente Mattarella alcune parole.
«L’ho ringraziato – ha detto – con la sua visita ci da la forza di andare avanti e il presidente a sua volta ha ringraziato noi che siamo in prima linea. E’ una figura encomiabile. La ricostruzione sarà una maratona e non una corsa di 100 metri, dobbiamo dosare le forze per arrivare alla ricostruzione piena, meglio di come erano prima i nostri fantastici borghi». Il presidente si è intrattenuto individualmente con alcuni terremotati e con i sindaci del territorio per poi ripartire alla volta di Porto Sant’Elpidio dove era atteso all’Holiday.
(Servizio aggiornato alle 13,15)
Rosina e Brigida
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